Non poteva che finire così in un Paese in cui il principale problema dello spacchettamento Coni è stato la sottrazione del potere dei biglietti omaggio e dei posti auto
L’Italia è un Paese meraviglioso. Contrabbanda una pagliacciata – per giunta pericolosa – per una rivoluzione epocale. Perché, come abbiamo visto in questo fine settimana in tv, i mille (che non sono i garibaldini bensì gli amici degli amici) sono ammassati gli uni agli altri.
In un Paese in cui il principale problema dello spacchettamento del Coni è stato la sottrazione del potere dei biglietti omaggio e dei posti auto, non poteva che finire così: i mille ingressi sono gestiti dagli sponsor che probabilmente – nulla di più facile – avevano anche minacciato di ridurre i loro pagamenti non potendo più usufruire dei benefit. Hanno subito risolto il problema. Sono gli sponsor che decidono chi deve entrare e chi no. Sarà così anche per Roma-Juventus, come sottolinea l’edizione romana del Corriere della Sera. Al Corsera scrivono che alla fine è l’unica soluzione possibile, tutte le altre creerebbero più malumori che altro.
La verità è che servono dei figuranti per le immagini televisive. Per mostrare che l’Italia va avanti. Non si ferma, per ricordare uno slogan che alla fine si rivelò un boomerang
Il Corsera ricorda che saranno sottoposti a controlli.
I tifosi invitati saranno posizionati tutti in Tribuna Monte Mario e dovranno naturalmente rispettare tutti i protocolli anti-Covid. Ci sarà il classico pre filtraggio, poi all’ingresso dello stadio sarà misurata la temperatura corporea con i termo scanner. I tifosi dovranno naturalmente indossare la mascherina e dentro lo stadio saranno posizionati uno ogni tre posti.