Franco Bonaguro spiega al Mattino che i due ceppi hanno sintomi e gravità differenti e che sarebbe interessante approfondire questo aspetto
I numeri della Campania continuano a far paura. Ieri si sono contati altri 249 positivi a fronte di circa 8 mila tamponi, restano pressoché stabili le ospedalizzazioni (220) ma crescono i malati in rianimazione (da 7 a 9), il dato peggiore, quest’ultimo, dal 24 maggio.
Il Mattino ha sentito a riguardo Franco Bonaguro virologo del Pascale
«In Campania circolano almeno un paio di ceppi virali uno diverso dall’altro provocando sintomi e gravità diverse. Anche questo aspetto andrebbe approfondito. L’incubazione tra i giovani fatalmente aumenta i contagi, sono quelli che si muovono di più. Adesso bisognerà vedere se tornando nelle famiglie trasmetteranno il virus anche agli anziani e verificare se le curve di impegno sanitario cambieranno ovvero se le raccomandazioni alle precauzioni avranno la meglio. La navigazione deve essere molto prudente adattandosi all’evoluzione del fenomeno almeno fino a Natale tendendo conto dall’effetto confondente che avranno l’influenza e il raffreddore».