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Azzolina: “Al banco senza mascherina se c’è distanziamento. Riapertura delle scuole segno di rinascita”

A Rai 3: «Serve quando si è in movimento. Consegnare 2,4 milioni di banchi è uno sforzo enorme, è ingiusto essere accusati di ritardi»

Azzolina: “Al banco senza mascherina se c’è distanziamento. Riapertura delle scuole segno di rinascita”

Ospite della trasmissione Agorà, su Rai 3, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha parlato della riapertura delle scuole.

“Abbiamo lavorato per trovare nuovi spazi e garantire il distanziamento di un metro in classe. Se c’è il metro di distanza la mascherina può non essere usata. Si deve usare nei momenti di dinamicità, quando si è in movimento, si va alla toilette, durante la ricreazione, certo non quando si mangia”.

Riaprire gli istituti è segno di rinascita, ha detto.

“La riapertura delle scuole è un segno di rinascita per tutto il Paese”.

E sui banchi che ancora stentano ad arrivare in tutti gli istituti:

Consegnare 2,4 milioni di banchi è uno sforzo enorme, è ingiusto essere accusati di ritardi. In due mesi li consegneremo. A settembre sarà quasi completamente coperta la primaria, poi entro ottobre tutto il resto”.

Sui docenti con fragilità:

“Non c’è automatismo tra età e condizione di fragilità. Non basta avere 55 anni, bisogna avere determinate patologie: non si tratta di 300 mila insegnanti ma di poche centinaia, che per vedersi riconosciuta questa condizione dovranno sottoporsi a delle visite”.

Ci sono ancora molte cattedre scoperte:

“Se parliamo di supplenti e concorsi, ogni settembre, anche negli anni scorsi, i titoli sono sempre gli stessi, ‘caos scuola’. Le nomine dei supplenti si sono sempre fatte due-tre giorni prima dell’inizio della scuola, non è una novità di quest’anno”.

Sulle procedure anti-Covid:

“Ci saranno spazi Covid ad hoc all’interno della scuola. In caso di sospetto contagio si chiamano i genitori e si mettono in contatto con il Dipartimento di igiene territoriale, si farà il tampone e se c’è positività, grazie al registro dei contatti si capirà quante persone devono andare in quarantena. Gli studenti in quarantena cominceranno a fare didattica a distanza e ci sono contributi alle famiglie per lo smart working. Siamo l’unico Paese che distribuisce 11 milioni di mascherine gratis al giorno al personale scolastico e agli studenti, che per la ripartenza delle scuole ha messo soldi per l’edilizia e ha previsto 70 mila unità di organico in più tra docenti e Ata. Noi ci confrontiamo molto con i colleghi dell’Istruzione degli altri paesi, l’Italia viene fatta parlare sempre per prima, all’estero ci fanno i complimenti per come abbiamo gestito i problemi. Certo, si può fare sempre meglio”.

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