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Panatta: «Per me chi nega la pandemia è solo un coglione»

Alla Stampa: «Non sono contro la libertà di scendere in piazza e protestare, ma la sola libertà che vedo è quella di dire cazzate. La stessa reazione l’ho avuta guardando la gente che si ammassava in discoteca»

Panatta: «Per me chi nega la pandemia è solo un coglione»

La Stampa intervista Adriano Panatta. Ieri su Twitter si è scagliato contro i negazionisti che in Germania hanno manifestato contro le misure di sicurezza adottate per fronteggiare il Covid.

«Ho visto le immagini da Berlino, con tante teste rasate e magliette discutibili, e ho proprio pensato: ma questi sono… scemi. Come si fa a negare l’evidenza? Ci siamo già dimenticati i camion che portavano via le bare dalle zone rosse? Per me chi nega la pandemia è solo un coglione».

E aggiunge:

«Io le immagini degli ospedali assediati non le dimentico. Figuriamoci poi se sono contro la libertà di scendere in piazza e protestare. In questo caso però la sola libertà che vedo è quella di dire cazzate. Poi la stessa reazione l’ho avuta guardando la gente che si ammassava in discoteca: una totale mancanza di rispetto per il prossimo».

Le discoteche, dice, non andavano proprio aperte.

«Se aprono le discoteche, e la maggior parte delle persone si comporta da idiota, diventa difficile. Anche Flavio non poteva fermare l’orda. Forse, diciamolo, l’orda andava proprio evitata».

Panatta si dice preoccupato per la riduzione dell’età dei contagiati.

«La cosa che mi colpisce di più è l’abbassamento dell’età media dei contagiati. Io ho 70 anni, durante quei tre mesi terribili ero anche spaventato, ora vedo che si contagiano i giovani. Spesso sono asintomatici, per fortuna loro, ma possono contagiare persone più vulnerabili. Non sono un medico, ma di questo virus non sappiamo molto, meglio essere prudenti».

Assicura di indossare sempre la mascherina e di scegliere ristoranti dove si rispetti il distanziamento.

«Basta un po’ di buonsenso. Ho passato 15 giorni a Formentera ma non ho fatto la movida – che poi, diciamolo, ha un po’ rotto i coglioni… – mi sono goduto il mare e la sera sono quasi sempre rimasto a casa: una vacanza bellissima. Sono stato anche a Cortina, ma non ho partecipato al Summer Festival, non mi sembrava il caso».

Sullo sport:

«Senza pubblico lo sport perde un po’ l’anima. Mi hanno chiesto se avrei giocato gli Us Open di tennis che iniziano oggi: forse no. In fondo un torneo non è così importante».

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