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«Non è escluso che la riapertura delle scuole in Campania possa slittare»

L’assessore Fortini a Repubblica Napoli: «Nessun preside ha ricevuto i banchi monoposto. Siamo l’unica Regione preoccupata, che ha chiesto che si misuri la temperatura in classe. Gli altri confidano in un sviluppato senso civico»

«Non è escluso che la riapertura delle scuole in Campania possa slittare»

«Monitoriamo la situazione, non possiamo escludere che a un certo punto la richiesta dei sindaci venga presa in considerazione».

Sono le parole dell’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, a Repubblica Napoli. Ieri i sindaci della regione hanno indirizzato una lettera a Palazzo Santa Lucia in cui chiedono di spostare la riapertura degli istituti a dopo le elezioni, a fine settembre o a inizio ottobre.

«Noi avevamo scelto a un certo punto il 24. Poi il presidente De Luca accettò l’anticipo al 14. C’era di mezzo l’impegno del governo per la fornitura dei materiali: si rischiava che, aprendo dopo, le forniture sarebbero andate tutte ad altre Regioni. Sono in contatto continuo coi presidi, nessuno mi ha segnalato consegne. Magari è arrivato qualcosa di pomeriggio, quando le scuole sono chiuse: sarebbe un altro segnale di conoscenza del mondo della scuola».

La Fortini si dice preoccupata.

«Io sono preoccupata. Abbiamo chiesto più volte al ministero la definizione dei fabbisogni: mai avuta. Invece vedo troppi sforzi per dare un’immagine tranquillizzante, e la cosa non mi convince».

L’assessore parla anche della misura della temperatura, che De Luca ha chiesto avvenga in classe e non a casa.

«Molti pensano che la cosa debba avvenire a casa. Sembra quasi che noi siamo l’unica Regione preoccupata, gli altri confidano in uno sviluppato senso civico, ma la situazione non è più quella di due mesi fa. Intanto sui bus attendiamo delucidazioni sull’impiego di aggeggi salvifici. E sullo screening del personale, che noi vorremmo estendere, sia pur volontario, agli studenti, il commissario Domenico Arcuri ci dice che la media del personale che si è sottoposto ai test è dello 0,7 per cento, e nessuna Regione sta sopra il 5».

 

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