Puntano sui diritti tv all’estero, visto che in Italia il mercato è saturo e la somma potrebbe abbassarsi. Il nodo resta la cessione della governance
Dopo il Financial Times – invero decisamente più autorevole – anche Milano Finanza fa il punto sulla corsa alla gestione dei diritti tv della Serie A.
Il quotidiano scrive che favorita è
la cordata di fondi capitanata da Cvc e partecipata da Advent e dall’investitore italiano Fsi. L’offerta che sarà presentata domani a Lazard, advisor della Confindustria del pallone, punta tutto sulla gestione e vendita dei diritti televisivi al di fuori dei confini nazionali.
Dal Pino – scrive MF – mira a diventare il numero 1 della newco, in caso di via libera dei presidenti di A. Per ora, hanno il voto di Juve, Inter, Roma, Milan, Torino e Sassuolo. MF scrive che De Laurentiis alla fine dovrebbe convergere, nel caso in cui il suo progetto non dovesse spuntarla. Lotito è contrario perché non vuole cedere la governance. Che poi è quel che ha scritto il Financial Times e cioè che i club hanno timore di cedere la governance della Serie A.
Il fondo Cvc punta tutto sull’estero. È lì che la Serie A deve crescere, visto anche che per il prossimo triennio per i diritti tv in Italia la Serie A potrebbe incassare di meno rispetto al 2018-2021: da 973 a circa 850-870. Cento milioni in meno. È all’estero che la Lega può crescere. Ed è questo il programma elettorale di Cvc e Advent che vuole aprire sedi di rappresentanza in vari continenti. Il modello è la Liga che ne ha 60.