Gli operatori sanitari incaricati di fare i test all’aeroporto, al Mattino: «Il 30% dei passeggeri è scettico. Tanti ragazzini positivi e asintomatici si lamentano della quarantena e delle restrizioni»
Sul Mattino la denuncia degli operatori dell’Asl Caserta, incaricati di effettuare i tamponi sui viaggiatori sbarcati all’aeroporto di Capodichino di ritorno dalle vacanze. In tanti non vogliono sottoporsi all’esame per paura di dover andare in quarantena e poi ci sono i negazionisti. Provengono dai Paesi a rischio: Croazia, Spagna, Grecia e Malta.
«Gli “scettici” rappresentano un 30% dei 600 passeggeri testati in un giorno. Nei 2 giorni di test all’aeroporto abbiamo trovato molti positivi, e tra questi ce n’erano alcuni, asintomatici, che non credono al Covid. Uno scetticismo diffuso specialmente tra i giovani. Tanti ragazzini positivi e asintomatici dicevano: perché dovremmo starcene a casa? Noi non ci crediamo al Covid. Si lamentavano della quarantena e delle restrizioni per chi rientra dall’estero. Abbiamo cercato di spiegargli che, a prescindere dal risultato del test, bisogna stare a casa per 14 giorni».
E ancora:
«La maggior parte delle persone si è preoccupata, e in molti sono entrati nel panico. C’è stato anche chi ha pianto. In alcuni casi siamo stati costretti a rincorrere i passeggeri che non volevano sottoporsi al test o a spiegare loro il motivo dei controlli e la pericolosità del ritorno della pandemia. Nelle ultime ore stiamo trovando una marea di positivi tra chi rientra dalla Sardegna».
Tra venerdì e sabato, raccontano, i positivi rilevati a Capodichino sono stati rispettivamente 48 e 60.