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Il biglietto si attiva solo dopo il tampone, la pazza idea dell’Union Berlin per riaprire gli stadi

La Faz racconta il piano della squadra berlinese: si compra il ticket e si prenota il test, appena il risultato è negativo si attiva il biglietto. Altrimenti scatta la rintracciabilità

Il biglietto si attiva solo dopo il tampone, la pazza idea dell’Union Berlin per riaprire gli stadi
Nina Hagen

C’è una legge nello stato di Berlino (uno dei 16 stati federali della Germania) che dal 1 settembre consentirà eventi all’aperto con un massimo di 4999 spettatori. Il calcio non è escluso. Per cui ora l’idea dell’Union Berlin è scavalcare le leggi federali, e aprire il suo stadio con un innovativo sistema di gestione del contagio: ogni biglietto sarà legato ad un tampone da effettuare il giorno prima della partita. Insomma, riaprire gli stadi ai tifosi, ma solo a quelli sani.

Dirk Zingler, il presidente del club, anzi rilancia: secondo lui ogni club deve trovare una propria soluzione parametrata sullacapienza del proprio stadio e sulle infrastrutture della propria città. “Le misure igieniche nell’Allianz Arena saranno diverse da quelle dell’Alte Försterei. Uno stadio con 80.000 posti a sedere potrebbe forse contenere 30.000 spettatori, ma bisognerebbe poi trovare altre forme per stadi piccoli e stretti. Il modo più sicuro sono i test. Siamo convinti che l’efficacia delle nostre misure igieniche sia superiore all’efficacia della distanza di sicurezza e della mascherina“.

L’Union vuole collegare l’assegnazione dei biglietti con test preventivo per tutti gli spettatori il giorno prima della partita. Ogni tifoso acquista il proprio biglietto in digitale e può scegliere un laboratorio dove effettuare il test e le finestre temporali. Se il test è negativo, il ticket verrà attivato. Se il test è positivo, il dipartimento sanitario rintraccia l’infezione. Il vantaggio è doppio: si vendono biglietti e si fa screening di massa.

Il sindaco di Berlino Michael Müller, ha definito l’idea “davvero eccitante e fantastica”, ma anche attualmente non realistica. Perché nessuno può garantire che non si possano infettare altre persone da 24 a 48 ore dopo un risultato negativo del test.

Ma questa è la base di tutte le attuali pratiche di test in Germania, ha risposto Zingler: “Allora dovresti mettere in discussione fondamentalmente la strategia nazionale di tamponi”.

Il club vuole coprire tutti i costi dei test. “Gli incassi copriranno questi costi”, ha detto Zingler, senza però parlare di numeri.

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