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«Basta terrorismo psicologico! Il virus non ci ammazzerà tutti, come dicono sciacalli e zanzarologi”

Libero intervista il virologo Giorgio Palù: «In Italia non c’è stato un solo momento in cui il contagio si è azzerato Siamo in una fase discendente della curva con un incremento di casi di tipo sporadico» 

«Basta terrorismo psicologico! Il virus non ci ammazzerà tutti, come dicono sciacalli e zanzarologi”

Su Libero un’intervista a Giorgio Palù, ex presidente della Società europea di virologia e consulente del governatore del Veneto Luca Zaia.

«Trecento casi al giorno, quattrocento, cinquecento… Ci sono sciacalli e zanzarologi che fanno la conta e tifano per il ricontagio. Gridano: “Il virus ci ammazzerà tutti come la Spagnola!”. No: non ci ammazzerà tutti! Che poi ai tempi della Spagnola non c’erano nemmeno gli antibiotici! È vero che questo Coronavirus è 10 volte più mortale dell’influenza, ma la mortalità è attorno all’1,5%, e se guardiamo i casi diagnosticati, quella globale è circa del 3,5. Dobbiamo conviverci, anche perché abbiamo imparato a trattare i casi più gravi. Serve attenzione, certo, ma finiamola col terrorismo psicologico!».

Nessuna seconda ondata, per Palù.

«Mi pare difficile visto che la prima non è mai terminata. In Italia non c’è stato un solo momento in cui il contagio si è azzerato».

E spiega che fase sta attraversando il nostro Paese.

«Siamo in una fase discendente della curva in cui c’è un incremento di casi incidenti di tipo sporadico. Oggi la maggioranza dei casi sono asintomatici o paucisintomatici: dal punto di vista clinico, epidemiologico e anagrafico sono ben differenti da quelli di febbraio, marzo e aprile».

Il virologo dà un consiglio a tutti:

«Consiglio a tutti gli over 65 di vaccinarsi contro lo pneumococco: se uno contrae il Coronavirus e anche l’infezione da pneumococco corre rischi seri. Con l’abbassarsi della temperatura il virus avrà più facilità di diffondersi. Allo stesso modo consiglio ai genitori di vaccinare i figli contro l’influenza».

E chiosa sull’Oms, le cui previsioni per l’autunno sono drammatiche.

«Guardi: in questi mesi hanno detto tutto e il contrario di tutto. L’Oms è composto da funzionari che obbediscono ai rispettivi Stati: di scientifico c’è poco. Prima erano sicuri della seconda ondata, poi ci
hanno ripensato. Hanno detto che gli asintomatici non potevano trasmettere il virus, che le mascherine non servivano. In questo momento non li prenderei a modello».

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