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Il medico del Cotugno: «Niente allarmismi, ma senso di responsabilità. Ecco quali sono i sintomi»

Rodolfo Punzi al Mattino: «Il virus circola. Occorre stare attenti. Abbiamo 10 ricoverati ma nessuno grave. I contagiati hanno tra i 40 e i 50 anni, con febbre, tosse e diarrea. In prevalenza asintomatici» 

Il medico del Cotugno: «Niente allarmismi, ma senso di responsabilità. Ecco quali sono i sintomi»

Il Mattino intervista Rodolfo Punzi, primario infettivologo del Cotugno di Napoli. Ieri, in Campania, si sono registrati altri 29 positivi. Punzi fa il punto dal suo ospedale.

«Abbiamo attualmente 10 pazienti ricoverati con Covid accertato e 4 casi sospetti da verificare. Nel reparto di terapia sub-intensiva diretto dal collega Giuseppe Fiorentino, invece, mi risulta siano ricoverati 8 pazienti con Covid accertato e uno sospetto».

Nessun ricovero, invece, in terapia intensiva.

«Ed è un dato confortante che registriamo da tempo».

Punzi spiega di che tipo di pazienti si tratta.

«Pazienti con sintomi, di età media più bassa rispetto al passato. Siamo ora di fronte a contagiati tra i 40 e i 50 anni. Abbiamo aumenti di positivi, ma non tutti sono ricoverati perché in prevalenza sono asintomatici e possono curarsi a casa restando in quarantena».

L’aumento dei positivi, spiega, era prevedibile.

«Il virus non ha subito mutazioni significative. Ha sempre la stessa carica infettiva. Logico che, quindi, in una situazione estiva di maggiori contatti sociali, di spostamenti tra diverse regioni e tra Paesi, si registrino nuovi contagi. Vanno tenuti sotto controllo, circoscrivendo le zone di contagio, intervenire con le cure adeguate che ora conosciamo bene e applichiamo».

I pazienti ricoverati al Cotugno non sono gravi, continua.

«Niente allarmismi, ma senso di responsabilità. Non bisogna pensare che il virus sia scomparso. C’è ancora e circola. Quindi, mantenere i distanziamenti, usare le mascherine nei luoghi chiusi, prudenza. Stare attenti ai sintomi, che accusavano anche gli attuali ricoverati al Cotugno, vale a dire febbre, tosse, diarrea. Sono un minimo di cautele che bisogna mantenere».

 

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