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Rezza (Iss): «Il virus? Muore a 60 gradi, magari morisse con il caldo»

A radio Kiss Kiss: «C’è un effetto sulle goccioline di saliva che vanno più facilmente incontro ad essiccazione»

Rezza (Iss): «Il virus? Muore a 60 gradi, magari morisse con il caldo»

Il professor Rezza membro dell’Istituto Superiore della Sanità  ha parlato a radio Kiss Kiss a riguardo del contagio da coronavirus con l’aria condizionata e alla sopravvivenza o meno del virus al caldo.

Il virus viene trasportato con aria condizionata?

«Sembrerebbe proprio di no. L’episodio in Cina fa riferimento al fatto che l’aria condizionata avrebbe fatto vento, non c’entrano nulla i filtri»

Ha poi spiegato la differenza tra gli influssi del caldo sul virus

«Muore a 60 gradi, magari morisse con il caldo. C’è un effetto sulle goccioline di saliva che vanno più facilmente in contro ad essiccazione. Dove può incidere il caldo è la sopravvivenza del virus nell’ambiente, ma nella trasmissione da uomo a uomo non cambia nulla. Il distanziamento sociale abbatte la diffusione»

Consigli per i cittadini?

«Lavarsi spesso le mani e mantenere il distanziamento sociale sono delle buone abitudini che possono aiutare a non trasmettere il virus»

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