Lo scrive The Sun. Uno di essi avrebbe già inviato un’email ai tesserati informandoli che non saranno costretti a giocare. Tra i nove club c’è l’Aston Villa
Secondo quanto riporta il Sun, nove squadre delle 20 di Premier League sarebbero intenzionate a non costringere i propri giocatori a riprendere il campionato se non sono sicure delle misure adottate.
La Premier sta valutando l’ipotesi di riprendere il campionato giocando in stadi neutrali, ma i dubbi esistono, e sono parecchi. Anche da parte dei giocatori.
Il Sun scrive che
“gran parte dei club della Premier League che non sono disposti a prendere decisioni per gli individui nonostante i problemi economici che potrebbero sorgere se il torneo non si concludesse in questa stagione. Fino a nove delle 20 squadre della categoria più alta non sarebbero disposte a costringere i propri giocatori a giocare se sono preoccupati per motivi familiari, a causa della vulnerabilità dei loro cari”.
I club sanno, continua, che è impossibile costringere tutti i calciatori a tornare a competere senza la massima sicurezza contro un possibile contagio.
“Se qualcuno ha una partner incinta o un parente stretto che ha un cancro, come possiamo farli giocare in quelle circostanze? “.
Rivela al Sun una fonte interna ad uno dei nove club che non costringerà il proprio staff a tornare in campo.
“Uno di loro ha già inviato un’e-mail ai suoi giocatori informandoli che non saranno costretti a giocare se si sentono a disagio in determinate situazioni che potrebbero verificarsi con il ritorno del calcio”.
L’Aston Villa (che è anche uno dei 7 club “ribelli” contrari alla soluzione del campo neutro), attraverso il suo allenatore, Dean Smeath, ha riconosciuto di essere uno dei club che non forzeranno i propri giocatori.
“Dobbiamo ascoltare i nostri giocatori, dobbiamo ascoltare le loro preoccupazioni. Abbiamo un giocatore asmatico, abbiamo un giocatore la cui suocera ha problemi e vive con la famiglia. Quindi devi stare molto attento con la trasmissione del virus , perché non conosce limiti “.