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Napoli, vigili sommersi dalle delazioni: «Magari ci fosse lo stesso zelo anche per altro»

«Un fiume in piena, impensabile star dietro a tutti». Scrive il CorMez: «la delazione è l’attività preferita dai napoletani». Due bar chiusi

Napoli, vigili sommersi dalle delazioni: «Magari ci fosse lo stesso zelo anche per altro»

Nell’era del Covid-19 i napoletani si scoprono delatori. L’obiettivo? Punire i bar che consentono ai clienti di consumare il caffè fuori dai locali, cosa vietata dall’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca.

Sono tantissime le segnalazioni che i cittadini inviano alla polizia municipale per segnalare le violazioni. Scrive il Corriere del mezzogiorno:

È la delazione l’attività preferita dai napoletani. Sulle casella di posta elettronica della polizia municipale, sui numeri privati di agenti, ufficiali e finanche del comandante Ciro Esposito arrivano, senza soluzione di continuità, segnalazioni di zelanti cittadini che denunciano baristi che offrono il caffè sul marciapiede davanti al negozio, presunti assembramenti, folla di rider all’esterno delle paninoteche”.

A confermarlo è il capo della polizia municipale Ciro Esposito.

«Un fiume in piena. Difficile star dietro a tutti e impensabile immaginare che procediamo sulla scorta di una “soffiata”. Il fenomeno esiste e davvero è difficile immaginare il numero di segnalazioni che ci arrivano. La Fase 1 e la Fase 2 da questo punto sono molto simili: c’è chi si affaccia al balcone e fa le pulci al vicino o al commerciante sotto casa. Non dovrei essere io a dirlo, ma un simile zelo e questo rigore ci sarebbe piaciuto vederli anche rispetto ad altro. Chi oggi punta il dito magari non ritiene grave essere cliente di un parcheggiatore abusivo, servirsi presso venditori non autorizzati o girare senza assicurazione».

Ieri, proprio in base ad una di queste segnalazioni, è stato multato il bar Vittoria:

“400 euro per aver consentito la presenza di clienti sul marciapiede, mentre l’ordinanza prevede solo la possibilità di servire merce da asporto”.

La titolare del locale, Susy D’Alessio, si difende:

«Noi ricordiamo a tutti che il caffè e tutto quello che viene ordinato va consumato fuori e lontano dal bar, ma il nostro compito non può essere anche quello di far sgomberare i clienti. Li sollecitiamo, con garbo, ma non si può chiedere a chi lavora negli esercizi commerciali anche questo».

Multato anche il bar Alvino, al Vomero, per lo stesso motivo. I titolari annunciano di fare ricorso perché «non responsabili di eventuali assembramenti in strada».

Le multe, comunque, sono state pochissime.

“Su circa 350 controlli giornalieri, solo cinque attività sono state multate”.

 

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