ilNapolista

Messaggero: lo scontro politico sul protocollo, il Governo prende tempo

Il Premier vuole aspettare ancora. Gravina attende un confronto con il Comitato tecnico scientifico sul protocollo ma il Ministero non lo considera più così urgente

Messaggero: lo scontro politico sul protocollo, il Governo prende tempo

Il pallone è diventato terreno per uno scontro elettorale, scrive il Messagero.

“Mettere il cappello su questa decisione regalerà comunque consensi”.

Il Ministro dello Sport, Spadafora, è stato categorico nel dichiarare che per ora non si può parlare di una ripresa del campionato.

“E allora ecco la serie A prova a scendere sullo stesso terreno di gioco per provare a forzare la mano. E puntuali sono circolate le voci di possibili dimissioni di Spadafora“.

Domani se ne saprà di più. Tutti aspettano di capire come si regolerà la Bundesliga.

“Ma non sarà l’unica condizione per decidere. Il premier Giuseppe Conte vorrebbe prendere altro tempo”.

Ieri Spadafora è tornato a parlare sui social. Ha dichiarato che il ministero sta approntando le linee guida per gli sport di squadra, e ha inserito l’hashtag #losportriparte.

Il presidente della Figc, Gravina, continua a ripetere che nessuno li ha ancora chiamati.

Aspetta un segnale per il confronto con il Comitato tecnico-scientifico sul protocollo. Anche se in ambienti del ministero sembra non lo considerino più così urgente. Altro punto di scontro totale. La serie A ha stilato il suo, il Governo voleva farne uno valido per tutti. I nodi restano sempre gli stessi: i positivi e i tamponi. Nel primo caso la commissione medica della Figc intende trattarli come infortunati 5-7 giorni di isolamento. Nessun nome verrà fatto. L’esecutivo spinge, invece, per la quarantena. L’altra questione è di natura etica: i test molecolari. «Non si trovano per i cittadini perché i calciatori dovrebbero avere il via prima?» si domandano a Palazzo Chigi”.

La Federcalcio ha intanto apportato delle modifiche al protocollo.

“La novità più grande riguarda i test sierologici. Saranno preferiti ai tamponi. Dalle Immunoglobuline G e da quelle M si può avere maggiore chiarezza sullo stato del contagio. Il tampone sarà fatto sono nei casi sospetti. Di fatto ci si sottoporrà al test molecolare solo in presenza di anticorpi (quindi persone che hanno già contratto il virus). E lo si farà per capire se sono ancora positivi perché gli anticorpi che vengono sviluppati sono un sinonimo di guarigione ma non danno una certezza matematica. Quindi si potrebbero avere anticorpi ma essere ancora positivi. Inoltre quando i giocatori arriveranno nei vari centri per le visite dovranno essere muniti di una autocertificazione dove specificano se hanno avuto sintomi o se sono stati a contatto con persone che li hanno avuti”.

ilnapolista © riproduzione riservata