Una nuova ordinanza di De Luca dice che andrebbero disinfettate ad ogni mano, un tressette o uno scopone potrebbero durare due giorni
Si può andare al circolo ricreativo, ma non si può giocare a scopone, a tressette, a briscola. Perché altrimenti bisognerebbe disinfettare “gli strumenti di gioco” – dal burocratese “le carte” – ogni volta che passano di mano. Una partita potrebbe durare due giorni…
Il controsenso – uno dei tanti – è previsto in uno degli allegati all’ordinanza firmata oggi dal governatore Vincenzo De Luca che regola, tra l’altro, la riapertura dei circoli ricreativi e culturali a partire da giovedì.
Si potrà però giocare a biliardo, o a bocce, anche si chiede di “ridurre il numero di persone che manipolano gli oggetti”. Si dovranno predisporre “turni di gioco e squadre a composizione fissa”. In ogni caso, non si scappa: i tavoli da gioco e ogni palla o mazza andranno disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo.
Per il resto, le solite cose: dovrà essere misurata la temperatura corporea degli utenti, i quali dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro. E ancora: sanificazione degli ambienti, igienizzazione delle mani, e l’obbligo di mascherina.