Luigi Califano sulla questione etica: «In questo momento c’è la possibilità di farlo per tutti coloro che vengono individuati dal medico di parte»
Mentre alcuni club hanno deciso di effettuare i tamponi ai tesserati presso i propri centri sportivi, il Napoli ha optato per lo screening a domicilio. I tamponi vengono effettuati grazie all’accordo raggiunto lunedì sera da De Laurentiis con l’azienda universitaria Federico II.
Al CorMez parla la direttrice dell’azienda universitaria, Anna Iervolino.
«Abbiamo pensato fosse giusto sviluppare una collaborazione istituzionale con la Società Sportiva Calcio Napoli perché crediamo nel binomio sport-salute. Il presidente De Laurentiis ci ha anche aiutato con l’acquisto dei ventilatori polmonari, alcuni sono andati anche alla nostra azienda. Il patron del Napoli ci ha garantito il reintegro dei costi, delle spese vive».
Il problema etico relativo ai tamponi, di cui tanto si dibatte, viene spazzato via invece dal preside della facoltà di Medicina, Luigi Califano. A Radio Punto Nuovo ha dichiarato:
«Non si tolgono tamponi alla gente comune, in questo momento c’è la possibilità di farlo per tutti coloro che vengono individuati dal medico di parte».
Ieri è stato effettuato il primo giro di tamponi a squadra, allenatore, staff e dirigenti che accompagneranno la squadra negli allenamenti. Domani ci sarà il secondo giro. Venerdì il laboratorio della Federico II li processerà. Nel weekend, se tutto va bene, il Napoli tornerà ad allenarsi.