Alla Gazzetta: «Nei mesi di lockdown, il lavoro di resistenza è stato tralasciato, ora sarà molto importante. Se non c’è resistenza, gli aspetti tecnico/tattici ne risentono»
Sulla Gazzetta dello Sport il parere di Francesco Sinatti sulla ripresa del campionato dopo il lungo stop. L’ex preparatore atletico del Napoli spiega che non sarà affatto semplice affrontare un ritmo così serrato di partite e che il lavoro fatto a casa sarà determinante.
«Dopo il lungo periodo senza allenarsi non è semplice. Il lavoro casalingo sarà importantissimo: chi si è comportato meglio è già in una fase avanzata, anche se quell’allenamento non si trasferisce del tutto in campo, però la struttura muscolare così si è avvantaggiata. Nei mesi di lockdown, il lavoro di resistenza è stato tralasciato, ora sarà molto importante. Se non c’è resistenza anche gli aspetti tecnico/tattici alla fine ne risentono. Chi ha la rosa ampia sarà agevolato: il nostro lavoro si incentra sul recupero, con partite ravvicinate i giocatori dovranno essere rigenerati. Ecco perché il grosso del lavoro per il “nuovo campionato” si farà prima: si lavorerà molto individualmente, dentro ogni squadra vanno valutate bene le diverse cilindrate dei giocatori. I giocatori non sono mai stati così inattivi dentro casa: in estate stanno fermi 3 settimane ma fanno attività all’aperto. I tipi di allenamento dovranno essere sempre diversificati, ci sarà più forza per alcuni e più resistenza per altri. Capire le differenze con tante partite vicine è decisivo: la bravura degli staff è proprio questa. E occhio anche alle alte temperature: il caldo non è certo un alleato della A, bisognerà evitare la disidratazione»