La Gazzetta: altrimenti arriva il no del Cts. Domani inviato a Spadafora. Nel nuovo calcio conferenze stampa con domande su whatsapp
La Lega Serie A ha inviato alla Figc il la parte di sua competenza del protocollo contenente le «linee guida per la ripresa del campionato». La Federcalcio domani invierà il protocollo completo al ministro dello Sport Spadafora.
Ne scrive la Gazzetta dello Sport. Le misure organizzative prevedono le trasferte con due pullman, un massimo di 300 persone all’interno degli stadi, divieto di proteste a distanza ravvicinata dall’arbitro. In ambito sanitario, invece, una maggiore frequenza di test sierologici.
“Si sta lavorando per un dispositivo a risposta immediata, che potrebbe essere predisposto all’ingresso degli stadi”.
I 300 ammessi all’interno degli impianti dovranno compilare un questionario
“con le famose otto domande per accertare che negli ultimi 14 giorni non abbiano avuto febbre, tosse, dolori alla gola o al corpo, problemi respiratori, riduzione del gusto o dell’olfatto, contatto con una persona che ha contratto il virus, esposizione in un’area a rischio, o abbiano effettuato test”.
Le squadre entreranno in campo in tempi diversi, non ci sarà più catering esterno, i cronometri saranno igienizzati e le conferenze stampa avverranno raccogliendo le domande via Whatsapp.
Per quanto riguarda la quarantena della squadra in caso di nuova positività, prevale la linea della prudenza, scrive la rosea.
“Chiedere oggi un intervento su una norma di Legge, quella appunto che prevede un minimo di 14 giorni di isolamento, sarebbe andare incontro a una bocciatura in sede di Comitato tecnico-scientifico. Diverso è poter affrontare l’argomento con qualche giorno in più, e con i dati della curva dei contagi più bassa”.
Resta poi il nodo della data della ripartenza. Il Dpcm vieta eventi fino al 14 giugno, ma la Serie A spera in una deroga e nella ripresa il 13.
“C’è un’altra variabile: al momento attuale, è stata fissata al 3 giugno la liberalizzazione della circolazione fra le regioni. Ma potrebbero esserci delle aperture differenziate (in particolare da e per la Lombardia). E questa sarebbe un’altra ragione per spostare al 20 il nuovo via del campionato”.