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Il Giornale: qual è la posizione dell’Inter sulla ripresa? Il club non lo ha mai chiarito

Vuole davvero ricominciare il campionato o lo farà solo se costretta? Ufficialmente è schierata con la Lega per il ritorno in campo, ma dai vertici societari solo silenzio

Il Giornale: qual è la posizione dell’Inter sulla ripresa? Il club non lo ha mai chiarito

L’unico club che non si è mai espresso su una ripartenza del calcio è l’Inter. Lo scrive Il Giornale. Che si chiede:

“L’Inter vuole davvero ricominciare il campionato o lo farà solo se costretta, trascinata da quelli che sono da mesi in prima fila?”.

Ufficialmente, continua il quotidiano,

“il club è allineato alla posizione della Lega Calcio che ha chiesto all’unanimità la ripresa, in sicurezza. Non sfugge però come né il management né tantomeno la proprietà non si siano mai pubblicamente espressi per la ripartenza, come in maniera più o meno decisa ha fatto invece la maggioranza degli altri club, non solo gli estremisti della prima ora Lotito e AdL, ma anche i moderati Agnelli e Scaroni. Dall’Inter, niente”.

C’è anche da registrare la posizione dei calciatori che hanno fatto sapere di non voler tornare ad allenarsi finché non avranno la certezza di essere negativi.

Dopo il famoso «vergognati pagliaccio» di Zhang al presidente della Lega Dal Pino, il silenzio. Non solo. Mentre molte squadre organizzano il ritorno agli allenamenti, l’Inter no.

“Lo farà forse domani pomeriggio o forse sabato, perché così hanno voluto tutti, calciatori, staff tecnico e sanitario, in pratica la stessa società: prima l’esito dei test, poi riapre la Pinetina. Fare i test non è stato semplice, anche perché l’Inter ha ovviamente dovuto rispettare le norme che al momento in Lombardia prevedono che i tamponi si possono fare solo in ospedale (ai malati) o in pronto soccorso. I tamponi per i giocatori e il resto della squadra non sono stati perciò “sottratti” ai cittadini, ma recuperati sulla base del decreto ministeriale e del protocollo per la ripresa. I tempi si sono allungati, i test non sono ancora finiti, gli ultimi risultati arriveranno solo domani mattina”.

Il Giornale scrive dei soldi in ballo, relativi ai tagli degli stipendi. Quando a fine marzo la Juve annunciò di aver raggiunto un accordo con i suoi calciatori, l’Inter si mise in scia.

“A ruota, l’Inter annunciò il nulla in pompa magna, ovvero la disponibilità della squadra al taglio degl’ingaggi. Pochi giorni dopo, un altro annuncio, stavolta della Lega Calcio: 2 mensilità in meno se si riparte, 4 se il pallone non riprende a rotolare. L’Aic insorse: proposta irricevibile. I nodi stanno venendo al pettine, non solo all’Inter. Il problema è di tutti (in Serie A, 5 squadre non pagano gli stipendi da febbraio). E allora la riapertura degli centri sportivi diventa un’opportunità per i calciatori, che hanno la “facoltà” di andarci o meno, nessuno li ha “convocati” e perciò nessuno è obbligato a “pagarli”. Di mezzo c’è la salute, ma anche i soldi. Si tratta”.

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