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Il Giornale: da ragazzo Spadafora deve aver vissuto un’esperienza traumatica col pallone

Franco Ordine: “Restano misteriosi i motivi del sordo rancore nei confronti del calcio. E’ inaccettabile che il ministro dello Sport possa diventare il ministro contro il calcio”

Il Giornale: da ragazzo Spadafora deve aver vissuto un’esperienza traumatica col pallone

“Vincenzo Spadafora, ministro con delega per lo Sport, è come un neo-patentato alla guida di una formula uno. Bisogna aspettarsi di tutto. Per esempio che, senza alcuna perizia, travolto dall’ebrezza della velocità, vada fuori strada alla prima curva”.

Scrive così, sul Giornale, Franco Ordine. E continua:

“Alle prese con la gravissima crisi del coronavirus, si è dovuto misurare con argomenti, regolamenti, cifre e portata economica del settore mai frequentati in precedenza. Così, senza disporre nemmeno di un suggeritore informato, nel bel mezzo della tempesta ha infilato una sequenza di gaffe da far impallidire il suo collega di partito Vito Crimi che è un noto primatista”.

Ordine elenca tutte le “defaillance” di Spadafora delle ultime settimane. Da quando ha chiesto la diretta in chiaro di Juve-Inter ignorando la legge Melandri a quando ha ipotizzato che sarebbero stati i presidenti di Serie A a chiedere lo stop, salvo poi essere smentito dalla dichiarazione unanime a continuare formulata dalla Lega.

Dal post in cui ha dichiarato che di riprendere il campionato “non se ne parla proprio” a quando ha invece spinto per la riapertura di palestre, centri danza e piscine.

Riprende le accuse dei politici alleati e di opposizione, da Renzi a Salvini. E conclude:

“Restano misteriosi i motivi del sordo rancore nei confronti del calcio che rappresenta la quinta industria nazionale, muove un fatturato di 5 miliardi con una contribuzione fiscale di oltre 1 miliardo e garantisce posti di lavoro per 121mila addetti. Probabilmente da ragazzo, Vincenzo Spadafora ha vissuto un’esperienza traumatica col pallone: è capitato a tanti, compreso il sottoscritto, d’essere stato respinto dalla compagnia degli amici di quartiere per la conclamata incapacità a destreggiarsi con un pallone tra i piedi. Di sicuro è inaccettabile che il ministro per lo Sport possa diventare il ministro contro il calcio. Se Spadafora tiene così tanto alle altre discipline sportive citate nel famoso post, potremmo nominarlo, seduta stante, e ad honorem, ministro per la danza. Classica o moderna decida lui”.

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