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CorSport: Figc e Cts ancora divisi sulla questione etica relativa ai tamponi  

Gravina ha proposto di acquistarli in grande quantità nelle zone meno a rischio e di cedere i superflui alla popolazione. Casasco fa notare che in Lombardia è già stato fatto e gli scienziati non gradiscono

CorSport: Figc e Cts ancora divisi sulla questione etica relativa ai tamponi  
Blood sample with respiratory coronavirus positive

Ieri si è tenuta la riunione tra Figc e Comitato medico scientifico. Un incontro definito “interlocutorio”, al termine del quale è stata inviata una relazione al ministro della Salute Speranza, che dovrà emettere un verdetto. Il Corriere dello Sport scrive che potrebbe accadere già oggi.

“Stando ai rumor qualcosa si sarebbe mosso, ma resta prematuro lanciarsi in previsioni. C’è pure chi ipotizza che si arrivi ad un doppio via libera: prima per gli sport individuali e, qualche giorno dopo, per quelli di squadra. Per quanto riguarda il calcio, però, almeno un aspetto si può dare per certo: solo la Serie A potrà riprendere. Se alla fine un protocollo definitivo verrà elaborato, dal punto di vista economico, infatti, sarà sopportabile solo dai club della massima categoria”.

I due nodi al centro del dibattito sono stati, ancora una volta, quello dei tamponi e di un eventuale calciatore positivo. Innanzitutto, il problema principale è dove reperire i tamponi senza andare a discapito del resto della popolazione.

Scrive il quotidiano sportivo:

“La proposta di Gravina è stata quella di chiedere il permesso di andarli ad acquistare nelle zone meno a rischio, comprandone anche di più del necessario, per poi cedere quelli in esubero alla popolazione. Proprio a tal proposito c’è stata l’uscita non particolarmente felice del professor Zeppilli, che ha sottolineato come alcune squadre della Lombardia si siano già comportate così per fare i tamponi in questi giorni. Ebbene, pare che il Cts non abbia gradito, lasciando una crepa nella strategia di Gravina e Casasco”.

Sul secondo punto, quello relativo ad una nuova positività, il dibattito è destinato a continuare.

La Federcalcio vorrebbe isolare solo l’eventuale positivo, e non anche chi è entrato in contatto con lui, ma le norme in vigore prevedono che la quarantena scatti per tutti.

“Il calcio, a quanto pare, è pronto ad accettarlo. Con la speranza che, magari, qualora la curva epidemica continuasse a calare, si potrebbe anche pensare ad una correzione delle norme”.

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