L’ordinanza che sarà emessa oggi dalla Regione Campania prevede che la distanza sia di un metro. Per lo chef Gennaro Esposito è troppo poco. Il patron del Kresios applicherà misure ancora più restrittive
In Campania i ristoranti dovranno aspettare ancora qualche giorno per riaprire. Lo ha spiegato venerdì il governatore De Luca fornendo come data approssimativa giovedì 21. Aspetta il protocollo del Governo e intanto lavora ad un piano regionale per garantire la riapertura in sicurezza.
Il criterio scelto dalla Regione Campania è quello di mantenere il distanziamento tra i tavoli, sia all’interno che all’esterno dei ristoranti, di un metro. Dove ciò non sarà possibile, occorrerà installare dei pannelli divisori. Il Corriere del Mezzogiorno riporta i pareri dei ristoratori. Si dividono tra entusiasti e meno. Alcuni di loro attueranno un distanziamento maggiore di quello previsto dall’ordinanza regionale che dovrebbe arrivare oggi.
Il presidente della Federazione pubblici esercizi, Massimo Di Porzio, è soddisfatto. Le linee dettate dalla Regione, dichiara,
«coniugano in maniera efficace le esigenze di sicurezza per il pubblico ed il personale con la chiarezza e la facile applicabilità, caratteristiche fondamentali per consentire alle imprese di affrontare una ripartenza che sarà comunque difficilissima. Credo che la ratio delle linee guida, cioè applicare all’interno dei pubblici esercizi le stesse distanze previste per l’esterno, sia un principio davvero importante e ci auguriamo al più presto di sconfiggere il virus e di avere un riavvicinamento sociale. Abbiamo chiesto al presidente De Luca di valutare l’opportunità di anticipare l’apertura dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande rispetto alla data annunciata di giovedì 21 maggio, qualora la situazione continui a migliorare, per coloro che saranno pronti alla ripartenza».
Più preoccupato Gennaro Esposito, lo chef che aveva proposto a De Luca il protocollo dei “Brothers in Food”. Si rifaceva alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in alcuni casi più rigorose delle attuali.
«La decisione attuale accontenta tutti. Una parte di me gioisce perché tutte le perplessità degli imprenditori sono state tenute presenti. Un’altra parte è preoccupata perché in un metro vedo alcuni elementi di rischio. Spero che si presti molta attenzione negli spostamenti dai tavoli. Io partirò da queste regole, ma cercherò di incrementare la distanza per dare una sensazione di maggiore sicurezza ai miei ospiti che in questa fase mi sembra l’obiettivo principale».
Ancora più restrittive le misure che prenderà Giuseppe Iannotti, chef e patron del Kresios a Telese.
«Il numero massimo delle persone consentito sarà di 15 coperti in 120 metri quadrati di struttura. Non accetteremo ospiti occasionali che non abbiano preventivamente effettuato prenotazioni sul sito web»