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Amitav Ghosh: «La pandemia non insegnerà nulla, l’essere umano non cambia»

Intervista a La Stampa: «Il virus è la natura che si sta difendendo dall’azione dell’uomo. Il Papa è rimasto l’unico leader mondiale»

Amitav Ghosh: «La pandemia non insegnerà nulla, l’essere umano non cambia»

La Stampa intervista lo scrittore indiano Amitav Ghosh. Ritiene che il virus sia un modo della natura di difendersi dall’azione dell’uomo.

«La natura si sta difendendo, combatte con i suoi mezzi contro l’azione dell’uomo. I disboscamenti e i cambiamenti climatici distruggono gli habitat degli animali selvatici e sono responsabili delle pandemie».

Ghosh ha dichiarato che per fermare il surriscaldamento globale è necessario fermare la crescita, cosa  che sembra stia facendo la pandemia.

«La pandemia è il prezzo che stiamo già pagando alla crescita. Ma non basta a fermare il surriscaldamento globale. C’è un dato che mi ha sconvolto: in questo periodo di lockdown, le emissioni sono scese solo del 5%. Troppo poco. Bisogna consumare molto di meno».

Come mai le persone temono più il virus che i cambiamenti climatici anche se questi faranno più morti?

«Non bisogna dimenticare che quando il contagio è apparso in Cina, tutto il mondo ha ignorato. Solo quando il sistema sanitario italiano è andato in crisi, l’Occidente si è svegliato. Lo stesso accade con il clima. I Paesi ricchi pensano che non ne saranno toccati, lo relegano a un problema poveri del mondo che soffrono siccità o alluvioni. Invece il pericolo è già qui. Pensate all’acqua alta di Venezia. Agli ulivi. Ai roghi di Los Angeles».

Non c’è da aspettarsi, però, che la pandemia insegnerà qualcosa.

«Non credo. Ho letto che le prenotazioni di crociere sulle grandi navi sono aumentate del 600% per l’anno prossimo. L’essere umano non cambia».

Ghosh conclude parlando di Papa Francesco. Lo riconosce come uno dei pochi veramente interessati al problema del cambiamento climatico.

«Papa Francesco è rimasto l’unico leader mondiale. È un gesuita che ama stare tra la gente. Ha speso tanta parte della sua vita tra gli ultimi, sa cosa succede nel mondo povero. Sa cosa patiscono le persone toccate dagli effetti del cambiamento climatico».

 

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