Il virologo dubita che la soluzione sia nel vaccino bensì in una cura che permetta alle persone di ammalarsi e guarire senza conseguenze
“Il vaccino per il coronavirus potrebbe essere inutile”, questo quanto affermato da un’intervista a Businessinsider.com dal virologo Giulio Tarro
“Se il virus ha come sembra una variante cinese e una padana, sarà complicato averne uno che funziona in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto”.
“né per la prima Sars, né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini, si è fatto, invece, ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti”.
“una cura che potrebbe arrivare anche per l’estate. Spero che la scienza e il caldo possano essere alleati. E confido che potremo andare a fare i bagni. Troppa gente parla del coronavirus senza avere il supporto dei dati scientifici e senza le giuste conoscenze”.
Secondo Tarro il Covid 19 non è l’Ebola, ma una malattia che non è letale per quasi il 96% degli infetti. Discutibili secondo il virologo infatti i dati che vengono forniti e la mortalità, perché secondo alcuni studi inglesi i contagiati sarebbero circa il 60% e a questo punto la mortalità si aggirerebbe intorno all’1% come in Cina
L’Italia e la Lombardia per lui sono andate in crisi perché si è perso troppo tempo a dichiarare lo stato di crisi per fronteggiare l’emergenza e quindi ci si è trovati di fronte contemporaneamente allo stesso numero di malati di influenza di un’intera stagione.
“Si voleva blindare la Lombardia come la Cina e poi si è permesso a migliaia di persone di migrare al sud… Francamente non si è capito quale sia stato l’approccio del governo e le misure di contenimento sono state prese in ritardo”.
In attesa di un antivirale efficace, l’esperto fa tre ipotesi sulla fine dell’epidemia:
“Potrebbe sparire completamente come la prima Sars; ricomparire come la Mers, ma in maniera regionalizzata o diventare stagionale come l’aviaria. Per questo serve una cura più che un vaccino. Il fatto che in Africa non attecchisca mi fa ben sperare in vista dell’estate”.