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Sky chiede uno sconto. Cairo: “Non esiste”. E tutta la Serie A ritrova l’unità

Su Repubblica. Per l’emittente “il calendario sarebbe molto compresso e poco attraente per gli investitori pubblicitari”. Mentre Bundesliga e Premier dialogano la Serie A fa muro contro muro

Sky chiede uno sconto. Cairo: “Non esiste”. E tutta la Serie A ritrova l’unità

Ieri la Lega Serie A è uscita dall’assemblea compatta per il sì alla ripresa. All’improvviso sono state cancellate tutte le tensioni interne tra presidenti e schieramenti e si è trovata una linea comune.

A spingere in questa direzione è stata la necessità di blindare i diritti tv. Se a decidere di fermarsi fossero i club, le tv potrebbero essere legittimate a non versare l’ultima rata ancora dovuta (156 milioni, già messi a bilancio, tra l’altro). Dichiarandosi uniti per la ripresa, invece, i club lasciano che a staccare la spina sia il governo, e si mettono al riparo.

A compattare la Serie A è stata una lettera inviata da Sky quaranta minuti prima dell’assemblea in cui quantifica i danni subiti e getta le basi per una trattativa, scrive Repubblica.

Nel caso in cui le partite ricomincino, Sky è pronta a versare per intero i 156 milioni in sospeso, ma chiede in cambio uno sconto tra il 15 e il 18% (circa 140 milioni) sulla stagione 2020/21. La motivazione è che, in caso di ripresa, “il calendario sarebbe molto compresso e poco attraente per gli investitori pubblicitari”.

Nella lettera, scrive Repubblica, è configurato anche l’altro scenario.

“Tornando a giocare, i danni per l’emittente sarebbero di 100/120 milioni, mentre con lo stop definitivo del campionato salirebbero a 250/300. E in questo caso Sky (come Dazn) non sarebbe in grado di versare la tranche di maggio e quella di luglio, con mancati trasferimenti complessivi per 250 milioni”.

La Bundesliga e la Premier trattano con le tv. La Serie A, invece, annuncia il muro contro muro. Anche con Dazn, che lunedì ha chiesto sconti anche senza metterli per iscritto.

Scrive in quotidiano:

“E il “no” alle istanze di Sky è stato votato all’unanimità. Urbano Cairo di fronte alla lettera di Sky è sbottato: «Non esiste». Eppure è proprio lui uno dei più accesi sostenitori del non giocare. Ma attenzione: nel 2021 scade il contratto con le tv e all’orizzonte la Lega non ha altri player affidabili con cui trattare. A parte il progetto mai abbandonato di un proprio canale”.

 

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