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Repubblica: «Servirà l’ok dei medici per riprendere il campionato, non solo i tamponi»

Il professor Castellacci: «andranno rifatte le visite d’idoneità. Il coronavirus può causare danni pericardici. Il medico sportivo è come il medico del lavoro»

Repubblica: «Servirà l’ok dei medici per riprendere il campionato, non solo i tamponi»

Repubblica si sofferma sul ruolo che avranno i medici per l’eventuale ripresa del campionato. Saranno loro a dover dare l’ok. Serviranno non solo tamponi per tutti i giocatori e anche per le mogli. Anche visite approfondite.

Il professor Enrico Castellacci, presidente dell’associazione medici italiani di calcio, avverte: «Dovranno decidere i medici, non i dirigenti. Io non dico che si chiuderanno i campionati in Italia, ma dico che nulla è scontato. Di sicuro andranno rifatte tutte le visite d’idoneità e il via libera a chi è stato contagiato passerà attraverso test ulteriori. La casistica sul coronavirus dimostra che può causare danni pericardici. Un medico sportivo è come un medico del lavoro, ha appunto responsabilità nella tutela dell’ambiente di lavoro. Ribadirò queste linee guida ai medici di club».

In Belgio – primo Paese a chiudere ufficialmente il campionato – la motivazione è stata «il rischio per la salute». Determinante – scrive Repubblica – è stata la relazione del dottor Marc van Ranst, membro del comitato scientifico sul coronavirus. Anche lì, ha deciso un medico.

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