In conference call, ieri, De Laurentiis ha stabilito le linee guida per la ripartenza. Ritiro blindato per 60 persone, compreso un cuoco e le guardie del corpo
Su Repubblica Napoli il piano del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la ripresa degli allenamenti. Si attende naturalmente l’ok del Governo, ma il patron azzurro vuole farsi trovare pronto.
“Aurelio De Laurentiis è sempre più fiducioso. E per questo ieri mattina ha tenuto a rapporto in una lunga conference call tutti i suoi collaboratori. Il presidente non vuole farsi trovare impreparato in vista della fatidica data del 4 maggio”.
L’idea del Napoli è di sottoporre i suoi tesserati ad esami ancora più approfonditi di quelli chiesti dal protocollo Figc.
“Saranno infatti ben tre (invece dei due obbligatori) i tamponi previsti per certificare la negatività al coronavirus di tecnici, giocatori e staff. Il club ha già preso accordi con alcuni dei centri diagnostici cittadini (Sdn e Medicina Futura) che allo scadere del bando della Regione contano di ricevere l’ok per eseguire privatamente i test. Ognuno con un prezzo stimato tra 70 e 100 euro. Già da domani, se non ci saranno complicazioni, cominceranno dunque le visite a domicilio dei medici specializzati per Insigne e compagni”.
L’iter sarà lo stesso per Gattuso e i suoi collaboratori, per lo staff societario (Giuntoli, il suo vice Pompilio e il team manager De Matteis) e per quello sanitario, così come per fisioterapisti e magazzinieri.
“Lo scopo è infatti creare un gruppo chiuso e a prova di contagio, in vista del possibile ritorno in campo. In totale circa una sessantina di persone, visto che alla comitiva si aggiungeranno in clausura un cuoco e alcuni body-guard”.
Nei prossimi giorni sarà effettuata anche la seconda sanificazione del centro sportivo di Castel Volturno.
Tutto questo in attesa di sapere, il 29 aprile, qual è l’esame sierologico più attendibile a cui sottoporre la squadra intera e l’allenatore. Il quotidiano indica, come probabile, il test “Elisa”.
“Durante la conference call di ieri sono state previste inoltre accurate visite mediche prima del ritorno in campo per i giocatori cardiologiche, in primis), soprattutto se risulterà che qualche azzurro è già entrato in contatto nelle scorse settimane con il coronavirus, fosse anche da asintomatico. Il passo successivo sarà l’assunzione di responsabilità e non è ancora chiaro chi metterà la firma sulla “manleva”, dando per scontato che il ritorno in campo dei giocatori comporterà dei rischi: già dagli allenamenti”.