Secondo i dati elaborati dalla svizzera Teralytics l’esodo non è avvenuto, come si pensava, il 7 marzo, bensì il 27 quando furono chiuse le scuole
Repubblica smentisce oggi la cosiddetta fuga verso il Sud del 7 marzo. Si è sempre considerato che la sera in cui il Governo decise di blindare la Lombardia per l’emergenza coronavirus, in massa fossero scappati prendendo d’assalto i treni. Secondo i dati evidenziati invece dalla svizzera Teralytics, si evince che in quella giornata solo in 166 salirono su un treno dalla Stazione di Milano destinazione sud, mentre 414 che scelsero di volare e i 257 che optarono per l’autostrada.
Repubblica però evidenzia un’altra verità e cioè che la vera fuga in realtà era già avvenuta. Il 23 febbraio per l’esattezza.
Da Milano andarono via in 9149, quattromila in più rispetto alla media. Raggiusero Napoli soprattutto, poi Pescara, Chieti, Caserta, Bari, Salerno, Palermo e Cagliari. Si va dai quasi 550 che avevano come meta il capoluogo campano ai 151 che invece raggiunsero quello sardo. Era appena stato deciso lo stop delle attività scolastiche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli e fu quella con buona probabilità la vera molla dell’esodo.