In conferenza stampa con la Protezione civile. In Italia altri 610 morti. Quinto giorno di calo delle terapie intensive (oggi -88). In Lombardia superata la soglia delle 10mila vittime
Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha fatto il consueto punto sull’emergenza sanitaria nel nostro Paese.
I nuovi positivi sono 1615 (totale 96.877). Ancora 610 vite portate via dal virus. I guariti aumentano: +1979. 88 persone lasciano la terapia intensiva. Il totale dei casi in Italia è di 143.626.
Accanto a Borrelli oggi era presente il presidente del Consiglio superiore di sanità, Locatelli. Ha escluso che la riapertura possa avvenire per regioni.
“Una regione con un alto tasso di incidenza epidemica c’è più rischio, ma in una in cui è più basso è ipotizzabile che il numero di soggetti che non ha prodotto anticorpi sia decisamente più alto. Le politiche che verranno scelte dal governo dovranno avere forse più carattere di ordine nazionale che regionale, privilegiando i profili di rischio delle categorie lavorative”.
Locatelli ha anche parlato dei criteri con cui avverrà il campionamento per lo studio di sieroprevalenza condotto con l’Istat.
“Il campionamento terrà in considerazione il genere della popolazione, sei fasce di età, per profili lavorativi e differenze regionali. L’approccio cercherà di essere rapido ed omogeneo su tutto il territorio del Paese”.
Sulla scuola.
“Prematuro pensare a cosa accadrà a settembre. Spero che per allora non avremo problemi. Stiamo facendo di tutto per ridurre la diffusione epidemica”.
Prima del punto della Protezione civile, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia aveva fornito i dati per la regione.
Oggi, in Lombardia è stata superata la soglia delle 10mila vittime. Per la precisione, i decessi causati dal Covid-19 nella regione sono 10.022. Nelle ultime 24 ore, nella regione, si sono registrate ancora 300 morti.
I positivi, oggi, sono+1388. Crescono però i tamponi effettuati (la Lombardia ha finalmente iniziato a fare tamponi anche nelle rsa): oggi sono 9300. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva, che lasciano liberi 21 posti. I ricoverati in altri reparti, invece, crescono di 77 unità.
I casi di nuovi positivi, a Bergamo, crescono ancora: +112 contro i +63 di ieri. Ancora in crescita anche Brescia, con +213 (ieri erano +315). Milano preoccupa ancora: sono +440 i nuovi casi nella provincia.