Sul Giornale. Obbligo di mascherina se malati e di vestirsi in modo decoroso (addio al bikini di Pechino). Divieto di buttare la spazzatura dai balconi
In Cina non ci sono nuovi decessi da undici giorni. A Wuhan, dove tutto è cominciato, negli ospedali non ci sono più pazienti con il virus e, da venerdì, neanche nuovi contagi.
In tutto il Paese al momento ci sono 51 casi gravi in tutto, di cui 11 nelle ultime ventiquattr’ore. L’emergenza può essere considerata alle spalle. Ma la Cina coglie l’occasione per lanciare una campagna educativa finalizzata ad eliminare i comportamenti incivili dei suoi cittadini. Lo racconta Il Giornale.
Aumento fino a 200 yuan (circa 30 euro) della già esistente multa prevista per chi sputa per strada. Divieto di starnutire senza coprirsi naso e bocca. Mascherina obbligatoria in caso di malattia. Obbligo di vestirsi in modo decoroso:
“stop quindi al cosiddetto «bikini di Pechino», l’abitudine di molti uomini di andare in giro con la camicia arrotolata verso l’alto lasciando la pancia nuda per difendersi dalla calura estiva”.
La Cina traccerà anche, per strada, delle linee di demarcazione per favorire l’obbligatorio distanziamento sociale.
Il quotidiano ricorda che a Pechino sono già vietati una serie di comportamenti incivili diffusi. Come il defecare in luogo pubblico, gettare immondizia dall’alto nelle strade e sporcarle, portare a spasso il cane senza guinzaglio, fumare dove è vietato e mangiare a bordo dei mezzi pubblici.