Sulla Gazzetta. La premessa fondamentale è che, in assenza di un vaccino, il protocollo dovrà necessariamente essere aggiornato di volta in volta
La Gazzetta dello Sport ha pubblicato online questa mattina in esclusiva il protocollo stillato dalla commissione medica presieduta dal Prof Zappilli e presentato dalla Federcalcio al Governo per la ripresa degli allenamenti dopo lo stop per l’emergenza coronavirus.
La premessa fondamentale è che, in assenza di un vaccino, la certezza del rischio “zero” non esiste e che quindi tale protocollo dovrà necessariamente essere rivisto con l’evolversi della situazione
Il protocollo è suddiviso in due parti, la prima, strettamente medica, contempla la fase di organizzazione per la ripresa degli allenamenti. Dalla sanificazione preliminare e costante degli ambienti. La specifica dei test a cui sottoporre calciatori e personale che prenderà parte agli allenamenti, suddivisi tra coloro che hanno contratto il virus e coloro che invece non lo hanno avuto.
Diverse note al termine, tra cui una riguardante il caso in cui ci fosse un positivo
Ove in una o più persone presenti nel LUOGO d’allenamento si manifestassero improvvisamente sintomi correlabili o sospetti per una infezione da SARS-CoV-2, il soggetto si dovrà isolare in una stanza ben aerata che dovrà rimanere chiusa, senza che nessuno possa accedervi ad eccezione delle squadre di emergenza e degli addetti al soccorso aziendale che dovranno essere all’uopo dotati dei DPI specifici previsti per queste situazioni e dovranno comunque limitare al massimo il contatto stretto fino all’arrivo del soccorso di pronto intervento pubblico 112. In caso di accertata positività del soggetto, nei confronti dei suoi contatti stretti (verosimilmente tutto il GRUPPO squadra nel caso si tratti di uno dei componenti), si procederà a: ▪ isolamento fiduciario con sorveglianza attiva; ▪ ripristinare tutte le misure più «rigide» di distanziamento e sospendere temporaneamente gli allenamenti di gruppo fino alla ripetizione dei test molecolari rapidi (2 test a 24 di distanza) e sierologici e verificare la loro negatività. I test sierologici saranno ripetuti entro 5-7 giorni; ▪ la pulizia e la sanificazione dei locali secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione, dandone tempestiva comunicazione al datore di lavoro, all’RSPP e al Medico competente
E la seconda relativa all’app di cui tanto si parla in questo periodo
Valutare la possibilità in una fase successiva di utilizzare le APP disponibili per tracciare e seguire clinicamente giocatori e membri dello staff tecnico nel rispetto della privacy.