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Il prefetto di Napoli: «C’è un po’ di stanchezza, allentare a Pasqua vanificherebbe tutto»

Al Mattino: «Napoli si è dimostrata città responsabile, tranne una piccola parte. Le convocazione per la Madonna dell’Arco? Il santuario sarà chiuso e le strade controllate»

Il prefetto di Napoli: «C’è un po’ di stanchezza, allentare a Pasqua vanificherebbe tutto»

Il Mattino intervista il prefetto di Napoli, Marco Valentini. Non è vero che a Napoli la gente inizia a rispettare di meno le misure restrittive, dice.

«Non è così. La maggioranza delle persone resta a casa. Basta guardare con continuità gran parte delle strade cittadine per rendersene conto. Tuttavia, è vero che una piccola parte della popolazione si mostra ancora poco consapevole della necessità di rispettare i divieti. Dall’undici marzo, le forze dell’ordine hanno sanzionato 13200 persone nell’intere provincia napoletana. Di queste, 1500 solo nella giornata di venerdì».

Tuttavia, il rischio di un allentamento in prossimità della Pasqua esiste.

«Il rischio c’è, e se ciò accadesse sarebbe molto grave, perché si vanificherebbero gli sforzi fatti finora. Certo, la ricorrenza religiosa di festa, il clima buono e una certa stanchezza comprensibile dopo tanti giorni non aiutano, ma Napoli ha dimostrato grande senso di responsabilità nel suo complesso. I casi limite segnalati sono spesso dipesi, e su questo sono d’accordo con il sindaco De Magistris, anche dalla particolare conformazione urbanistica della città, con negozi di generi alimentari concentrati in aree piccole e strette».

Il Comitato provinciale per l’ordine pubblico si riunirà prima delle feste e saranno intensificati i controlli in strada.

«Ci sono state segnalate anche convocazioni via social per la festa della Madonna dell’Arco. Sappiano tutti che il santuario resterà chiuso anche nei giorni successivi e che tutte le strade d’accesso saranno controllate».

Il prefetto dichiara anche di aver chiesto una maggiore presenza dell’esercito.

«Ho chiesto nei giorni scorsi al ministro dell’Interno, sentito il comitato provinciale per l’ordine alla sicurezza pubblica, di valutare un incremento di 200 unità per l’acuirsi di alcune problematiche sociali che consigliano una presenza più significativa sul territorio. L’impiego dei militari rientra in una pianificazione nazionale che definisce scelte e priorità. Mi fa piacere che anche il presidente della Regione Campania, che avevo informato, abbia poi concordato con questa necessità».

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