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Il mondo del calcio si gioca il jolly: per ogni tampone ai calciatori, 5 donati ai cittadini

Sul Corriere dello Sport la strategia per superare il problema etico e convincere il governo a trattare i club come tutte le altre aziende pronte a riaprire il 4 maggio

Il mondo del calcio si gioca il jolly: per ogni tampone ai calciatori, 5 donati ai cittadini

Sul Corriere dello Sport il piano della Serie A per i tamponi da effettuare sui tesserati dei club. Una strategia per superare la questione etica: se non ci sono abbastanza tamponi per la cittadinanza, come si può pensare di farli ai calciatori in così ingente quantità?

Così, nella riunione in videoconferenza di ieri, Gravina ha sottolineato al ministro dello Sport Spadafora la volontà dei club di acquistare i tamponi da soli, casomai il governo non potesse metterli a disposizione per motivi etici.

«Ogni club comprerà 1000 tamponi, ma ne pagherà 2000 in modo da lasciarne la metà alle persone che ne hanno bisogno».

Un jolly giocato dal calcio per dimostrare la sua buona volontà, scrive il quotidiano sportivo, che continua scrivendo:

“In serata è emersa la possibilità di alzare il rapporto tra i tamponi usati e quelli pagati da 1 a 2 addirittura a 1 a 5. Con beneficiari del dono sempre i cittadini. Uno sforzo ulteriore”.

Sul nodo tamponi si è espresso anche il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, con un intervento che, scrive il Corriere dello Sport, è stato molto apprezzato. Tommasi ha ribadito la volontà di voler tornare in campo se ci saranno le condizioni di piena sicurezza ed ha sottolineato che

“il calcio non vuole passare come una disciplina di privilegiati che ‘ruba’ i tamponi alle categorie più bisognose”.

L‘acquisto dei tamponi da parte dei club e la donazione di un certo quantitativo di essi ai rispettivi territori va proprio in direzione di risolvere il problema etico.

Qualora invece gli allenamenti dovessero slittare oltre il 4 maggio, sarebbero disponibili i test molecolari e quelli sierologici, che il Governo sceglierà il 29 aprile, cosa che risolverebbe il problema.

Il quotidiano sportivo conclude:

Di certo il sistema calcio sta facendo di tutto per essere considerato come tutte le altre aziende che riapriranno il 4 maggio. Lo sforzo della Figc e della Serie A è stato massimo. Ora la palla è tra i piedi del comitato tecnico scientifico del ministero della Salute e del Governo”.

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