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Il Barcellona: dopo due mesi di stop è altissimo il rischio di infortuni per i calciatori

Le parole del preparatore atletico a Diario As: «Gli atleti adesso sono al 30%, non ci saranno amichevoli e dovranno a ripartire a tutta perché ci si gioca il campionato»

Il Barcellona: dopo due mesi di stop è altissimo il rischio di infortuni per i calciatori
Hermann

Il Barcellona sta pensando di non tornare a giocare. L’indiscrezione è stata pubblicata stamattina dal quotidiano sportivo catalano Sport. Su un altro quotidiano sportivo spagnolo, Diario As, ci sono invece le parole di Fran Soto capo dei preparatori atletici del club di Messi:

“Se partiamo alla fine dei sessanta giorni di stop (sarebbe il 13 maggio), avremo alle spalle un periodo molto lungo e la fase di  riadattamento potrebbe essere complessa. I nostri atleti non sono abituati a fermarsi così a lungo”.

È l’unico virgolettato dell’articolo che peraltro approfondisce l’argomento. E scrive che

Il problema principale dei giocatori è che stanno eseguendo esercizi non specifici, cioè un lavoro molto generale, che non si adatta alle esigenze specifiche di un calciatore. Innanzitutto perché stanno applicando modelli di lavoro senza palla e secondo perché sono soli.

Inoltre – è scritto – una cosa è svolgere esercizi in casa, e un’altra è farlo all’aria aperta.

Questa mancanza di attività fisica e esercizi specifici hanno cominciare a intaccare lo stato fisico di molti giocatori – così come l’aspetto mentale – come osservato negli ultimi test. (…) Dagli ultimi test è emerso che adesso i calciatori sono al 30% della loro condizione. Si tratta di recuperare il restante 70 in un mese.

Un compito che viene definito molto complicato. “Prima a causa del protocollo richiesto per evitare rischi di infezione del coronavirus e che prevede allenamenti individuali o in piccoli gruppi, e secondo perché durante il periodo di riabilitazione non ci saranno le amichevoli come avviene nel precampionato estivo.

Di fronte a tale situazione, il rischio di lesioni si moltiplica in modo esponenziale e ancor più tenendo conto che già dalla prima partita sarà richiesto lo sforzo mentale di quando ti stai giocando la Liga, visto che alla fine del campionato mancano solo undici giornate.

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