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Iachini: “Tamponi ai giocatori? In un momento in cui si fatica a trovarli, scoppierà un putiferio”

L’allenatore della Fiorentina a Rtv38: “Chi ha avuto il virus dovrà andare a ritmi bassi. Noi faremo quel che si desidera, ma solo in sicurezza. Ci si potrà allenare solo a piccolissimi gruppi”

Iachini: “Tamponi ai giocatori? In un momento in cui si fatica a trovarli, scoppierà un putiferio”

“La quarantena è continua, aspettando la possibilità di tornare ad allenarsi e giocare. Siamo bloccati a Firenze in casa, lontani dalle nostre famiglie ed in attesa di notizie”.

Sul Protocollo stabilito dalla Figc:

“Noi faremo quel che si desidera, anche perché il nostro movimento è fatto di grandi interessi economici, ma anche di appassionati e tifosi. Qualcosa che ci può far tenere compagnia alle persone costrette in casa. Questo però solo in sicurezza, per la salute di tutti. In primis non ci sarà modo di allenarsi nella maniera consueta, ma si dovrà fare a piccolissimi gruppi”.

Sui calciatori risultati positivi.

“I giocatori che hanno manifestato il virus, o l’hanno avuto o risulteranno avere certe problematiche, non potranno neanche allenarsi a ritmi elevati, con intensità da atleti. Si scopre che l’infezione va a toccare vene, si rischia il cuore e c’è rischio di trombosi. Andranno fatti accertamenti, visite d’idoneità e tamponi. Qui apro una parentesi e la chiudo. In un momento in cui si fa fatica a trovarli, voglio proprio vedere che putiferio scoppierà. Ci si allenerà a tre alla volta, i centri sportivi dovranno avere più stanze, tenendo al massimo tre atleti in ogni spogliatoio. Non so quanti ce ne siano con queste caratteristiche in Italia. Poi, i calciatori e lo staff dovranno rimanere isolati in un hotel per 45 giorni, senza che nessuno entri ed esca, quindi fino al campo su un pullman sanificato. Non ci può essere contatto, e nelle prime settimane bisognerà fare in questa maniera. Chi ha avuto il virus, poi, dovrà andare a bassi ritmi“.

Sugli allenamenti.

“Di sicuro nelle prime 3-4 settimane non si potranno assolutamente fare partite né lavori a squadra completa. La prima proposta l’hanno fatta i medici della federazione al Governo, ma bisogna vedere cosa decideranno. Anche perché basta pensare che se uno perde un giocatore per un tot di tempo, giocando ogni tre giorni è la fine, salta tante partite”.

Sul presidente viola, Rocco Commisso.

“Prima di essere un grande presidente, è una grande persona. Si è legato ed attaccato all’ambiente, ci chiama sempre e vuole avere notizie. Parla con noi, con lo staff, con i giocatori e con la dirigenza. E non tanto per il lato calcistico. In questo momento gli preme della salute delle persone, della vita delle famiglie. L’iniziativa che ha preso dimostra quanto voglia bene alla famiglia viola, e questo è motivo di grande soddisfazione per noi che lavoriamo qui e siamo legati alla Fiorentina. Vuole il bene di squadra e città”.

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