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Garanzini: “il calcio si metta in coda per i tamponi, prima ai cittadini”

Su La Stampa: «Voler bene agli italiani significa tifare per un paese distrutto», non volere la ripresa del campionato a tutti i costi.

Garanzini: “il calcio si metta in coda per i tamponi, prima ai cittadini”

Su La Stampa Gigi Garanzini scrive un commento a proposito del dibattito sulla ripresa del campionato. Ha ribadito le diverse posizioni di Malagò e Gravina di cui ha ricordato la frase “chi invoca l’annullamento, non vuole bene né al calcio né agli italiani”.

Garanzini scrive che è normale che ci sia disparità di vedute. Evidenzia però come l’atteggiamento dello sport – che non si rassegna – sia “tra il fastidioso e l’intollerabile”.

Voler bene al calcio, egregio presidente Gravina, significa anche saperlo aspettare al suo meglio. Per il tempo che servirà. Non aggrapparsi ai surrogati di cui si legge da un bollettino all’altro, tamponi e allenamenti, prelievi e idoneità, spogliatoi sanificati, ri-tamponi, viaggi blindati, porte chiuse, in campo ogni tre giorni, final-four o final-eight. Ma che roba è? Voler bene agli italiani significa tifare per un paese distrutto. Scegliendo le precedenze tra grandi e piccole imprese, scuole e chiese, artigiani e ristoratori, baristi e ambulanti. (…) In coda please, i tamponi servono prima a noi. E le forze dell’ordine a proteggere i supermercati e da oggi anche le banche, non a scortare le squadre in trasferta.

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