A mezzanotte hanno riaperto aeroporto, stazioni ferroviarie e caselli stradali. Le scuole restano chiuse. Ieri per la prima volta zero morti in Cina. Ma gli asintomatici continuano ad essere un problema
Dopo 76 lunghi giorni, Wuhan, città cinese da cui è partita la pandemia, in isolamento per due mesi e mezzo, è di nuovo libera. Da mezzanotte sono stati riaperti l’aeroporto, le stazioni ferroviarie e i caselli stradali. Le scuole restano chiuse.
Dalla terza settimana di marzo non ci sono stati nuovi malati da ricoverare d’urgenza. E ieri, per la prima volta, in Cina non ci sono stati morti. Gli unici casi sono quelli «importati». Le autorità però invitano a non farsi illusioni. Il virus è contenuto, ma non sconfitto, continua a trasmettersi attraverso gli asintomatici. Il Corriere della Sera scrive:
“Sono un migliaio gli infetti senza sintomi in città, secondo i dati ufficiali, ma i virologi avvertono che potrebbero essere fino al 30 per cento dei casi di contagio”.
Repubblica racconta che già da ieri pomeriggio, alla stazione dell’alta velocità, c’era gente in coda con biglietti prenotati per lasciare la città. 55mila, “pochi per uno snodo centrale nella rete cinese. Una ventina i voli, affidati a una sola compagnia aerea”.
Il Corriere spiega come ci si può spostare.
“Per salire su un treno o un aereo, per entrare in un negozio o in un ufficio bisognerà esibire il «codice verde» di buona salute sullo smartphone. Il verde, se si è «puliti», si accende passando lo schermo del telefonino davanti a un codice sanitario QR: chi lo ha è sano, non ha avuto contatti con focolai di infezione negli ultimi 14 giorni e quindi può circolare. La nuova app sanitaria sul telefonino, collegata ai sistemi di pagamento elettronico Alipay e Weixin, indispensabili in Cina, con la geo localizzazione informa autorità e vigilanti vari di eventuali
contatti a rischio e in tal caso il codice diventerà rosso: obbligo di nuova quarantena”.