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Atripaldi (Cotugno): «Dallo Zooprofilattico mai arrivati i campioni per la certificazione dei tamponi»

In un’intervista a Repubblica conferma che il Cotugno ha l’obbligo di validare le analisi di tutti gli altri laboratori pubblici, ma dallo Zooprofilattico non sono mai arrivati

Atripaldi (Cotugno): «Dallo Zooprofilattico mai arrivati i campioni per la certificazione dei tamponi»

Repubblica Napoli intervista oggi  Luigi Atripaldi, direttore Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia dell’ospedale Cotugno su diversi temi tra cui quello dei tamponi e dei laboratori autorizzati in Campania a farli.

Atripaldi commenta la nomina del direttore dello Zooprofilattico Limone a coordinatore del Piano regionale di screening tamponi come una scelta non valida

«Basta il buon senso, per non diventare troppo tecnici. Noi medici entriamo nella valutazione del quadro clinico dei pazienti. Lo Zooprofilattico si occupa principalmente della salubrità di alimenti e ambiente: la loro funzione di coordinamento è svolta non a caso dalla Direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero. Quindi, giusto averli in rete. Ma se esiste una Microbiologia e virologia, anteporre ottimi veterinari a valenti professionisti medici appare un po’ singolare».
Ma soprattutto emerge una piccolo incongruenza sulla validazione dei tamponi da parte dello Zooproflattico. Il Cotugno, come è noto, ha l’obbligo di validare le analisi di tutti gli altri laboratori pubblici?
«Ogni laboratorio deve inviarci 5 campioni positivi e 10 negativi. Noi dobbiamo certificare quelle esecuzioni».
Risulta che lo Zooprofilattico non ve li abbia mai inviati?
«Verifico… ». Pausa. « In effetti non ci hanno mai mandato i campioni».
Questo significa che i tamponi, con il timbro dello Zooprofilattico, eseguiti anche nel centro privato Ames non sono certificati?
«Non so dove siano eseguiti, ad oggi. Ma non sono validati, questo dicono i fatti».
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