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Il ministro: “L’anno scolastico termina a giugno. Gli esperti diranno se riaprire il 3. No al 6 politico”

Lucia Azzolina intervistata da Floris: “I dati della didattica a distanza sono confortanti. Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe. Ho invitato gli studenti a studiare ancora di più” 

Il ministro: “L’anno scolastico termina a giugno. Gli esperti diranno se riaprire il 3. No al 6 politico”

Ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervistata da Giovanni Floris, ha chiarito alcuni punti sull’anno scolastico in emergenza da Covid-19.

Innanzitutto, le scuole riapriranno solo

“quando avremo la certezza che il quadro epidemiologico dell’Italia ci permetterà di mandare gli studenti a scuola in massima sicurezza”.

Se le porte degli istituti scolastici resteranno chiusi anche oltre il 3 aprile lo diranno “le autorità sanitarie”.

La ministra ha escluso che l’anno scolastico subisca allungamenti. Sarà valido anche se compiuto come sta procedendo.

“Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe. Ho invitato gli studenti a studiare ancora di più. Devono essere responsabili, seri e rigorosi. Non parlerei di sei politico”.

Ed ha aggiunto:

“Abbiamo attivato un monitoraggio come ministero dell’Istruzione per vedere esattamente dove si sta facendo didattica a distanza e i dati sono molto, molto confortanti”.

La Azzolina ha ammesso che il problema dell’esame di Stato è delicato.

“Sto prospettando al ministero diversi scenari, in base a quando le scuole riapriranno. L’esame sarà serio ma terrà in considerazione l’emergenza e sarà tarato sugli apprendimenti raggiunti”.

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