Il legale del Napoli al Mattino ha parlato della situazione stipendi spiegando che ci potrebbe essere una decurtazione fino all’80% dello stipendio
Si continua a parlare della possibilità di ridurre gli stipendi dei calciatori e di tutti i dipendenti delle società di calcio per riuscire ad arginare la crisi economica conseguente allo stop per l’emergenza coronavirus. Oggi il legale del Napoli, l’avvocato Grassani ne ha parlato al Mattino
«È un’ipotesi percorribile dal punto di vista legale. Fin dal primo giorno in cui le attività sono state completamente interrotte. In punta di diritto si può invocare l’impossibilità sopravvenuta di offrire la prestazione lavorativa».
Questo a prescindere dal fatto che il campionato possa riprendere o meno?
«Se il campionato si concluderà entro il 30 giugno basterà invocare il fatto che i calciatori non si siano allenati e non abbiano partecipato a gare o ritiri per 50 giorni. Basterebbe al club per chiedere una riduzione se non a una integrale interruzione del pagamento».
L’allenamento da casa non può essere paragonato al lavoro che i calciatori svolgono normalmente spiega Grassani
«Si potrebbe ragionare in termini di percentuali di riduzione. Anche fino all’80% dello stipendio. L’allenamento a casa rientra nell’attività base ed è ridotta al minimo. È vero che lo staff tecnico fornisce ai calciatori una scheda, ma mancano il lavoro di squadra, le istruzioni tecniche e il lavoro con la palla. Siamo molto lontani dalla pienezza dell’attività di un calciatore professionista».
Però i calciatori devono ugualmente essere a disposizione dei club in questo periodo…
«A disposizione no, ma devono rimanere nella città dove ha sede la prestazione. Questo perché rimangono comunque dipendenti del club e il rapporto di lavoro è in stato di quiescenza. Rimanere in città è un atto prudenziale».
Sul fronte Napoli però nulla si è ancora deciso
«Non ho mai interloquito con la proprietà per affrontare questo tema. Nel caso cosa succederebbe? I piani di intervento sono due: uno collegiale con le associazioni dei tesserati o in alternativa ci possono essere delle trattative private tra club e giocatori.