Prima 30 giorni di ferie, poi se la situazione perdura si passerà al taglio del 50% e poi alla sospensione totale, ma i calciatori si oppongono
Anche in Brasile il coronavirus ha fermato il calcio, non si gioca e non si sa quando si potrà riprendere. Com riporta la Gazzetta dello Sport, il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro,
ha varato una misura provvisoria che permette di sospendere i contratti dei lavoratori per quattro mesi. E alcuni club già si stanno muovendo per ridurre i compensi. Certamente con resistenze da parte dei calciatori.
Secondo alcuni media in una riunione tenutasi la scorsa settimana sarebbe stato deciso dai club di concedere ferie per un mese a tutti nelle prime tre divisioni del calcio brasiliano, poi se non si potrà tornare a giocare si procederà al taglio degli stipendi del 50%. Se ancora 30 giorni dopo nulla sarà cambiato nel mondo del calcio, i contratti potrebbero essere sospesi fino al termine dell’emergenza.
Nulla è ancora deciso, le società stanno mettendo a punto le regole e appare possibile che siano interessati solo coloro che percepiscono uno stipendio di più di 7 mila euro al mese.
Ma non mancano ovviamente le resistenze e le opposizioni, sa parte dei calciatori della Serie A che evidentemente guadagnano di più
Alcuni club vengono già assediati dagli sponsor, che vogliono sospendere i versamenti ai loro clienti. Tutti i campionati statali sono già stati sospesi in Brasile, così come la Coppa del Brasile. L’inizio del campionato brasiliano di Serie A, con 20 squadre, era fissato per il primo weekend di maggio.