L’azienda sanitaria e l’Ordine dei medici contro il direttore delle Emergenze dell’ospedale che aveva lanciato l’allarme: «non ho buoni rapporti coi sindacati»
Il Fatto Quotidiano torna a parlare del Cardarelli e dell’assenteismo dei medici al tempo dell’emergenza Covid-19.
Ieri la notizia: 249 operatori sanitari in malattia con certificati medici falsi. Un allarme che era stato lanciato dal primario di cardiologia dell’ospedale, direttore delle Emergenze, Ciro Mauro. Una denuncia basata su “fonti aziendali certe”, diceva lui stesso.
Ieri mattina contro di lui si è scagliato il presidente dell’Ordine dei medici cittadino, Silvestro Scotti:
“Fare affermazioni di questo tipo senza provarle, significa offendere l’onore e la dignità di 25mila medici napoletani. Se ci sono atti probatori li tiri fuori e allora tutto il personale che si è messo in malattia sarà chiamato a risponderne davanti alla commissione disciplinare. Altrimenti la sanzione, per le dichiarazioni che ha fatto, la rischia lui”.
Mauro gli ha risposto difendendo quanto affermato, ribadendo che non si tratta di dati di fantasia, ma provati.
“Non devo documentargli proprio niente. Quel che ho detto non è frutto di fantasia. Il presidente dell’Ordine eserciti i controlli, verifichi quanti studi medici sono aperti e quanti chiusi. L’azienda mi ha chiesto il silenzio e io mi consegno al silenzio. Basta così. Ho espresso la mia preoccupazione. Volevo che la rivelazione fosse un deterrente, un modo per non aggiungere altre assenze a queste già numerose. Ho estratto il dato da fonti aziendali certe. Non ho buoni rapporti con i sindacati, sono stato capace di compattarmeli tutti contro. Il management del Cardarelli ha reagito a queste assenze? Stanno là da pochi mesi, faranno le scelte che riterranno opportuno fare”.
Nel pomeriggio di ieri l’Azienda sanitaria ha smentito la notizia. O meglio, scrive il Fatto, il comunicato del Cardarelli
“è un documento sibillino, che nega ma non proprio, ritaglia ma non completa, smentisce senza smentire”.
Perché l’ospedale dice che i medici assenti sono solo 33. Parla solo di medici, non degli altri operatori sanitari. Scrive il quotidiano:
“non approfondisce la questione, non smentisce il numero totale, ma ribadisce un diverso parziale. Sembra darsi cura solo dei medici e non degli altri operatori sanitari. Dentro questa definizione sono evidentemente comprese figure professionali rilevantissime: infermieri, specializzati e generici, ferristi, portantini. Insomma il team senza il quale il medico non può operare . E allora: vero o falso che gli assenti siano 249? Esistono o sono fantasmi, numeri fantastici buttati lì per fare confusione? Si sorvola, si allunga il passo, come spesso accade quando l’opacità dei comportamenti dei singoli diviene purtroppo un’abitudine che nemmeno in tempo di epidemia si riesce a cambiare. La nota è in difesa dell’onore del personale, “medici e non”. È chiaro che questa nota trasforma l’accusatore in accusato, il denunciante in colpevole”.
Ora sulla vicenda indagano i Nas. Toccherà a loro accertare il numero preciso di quanti si sono assentati dichiarandosi malati.