Una delle conseguenze dell’emergenza sanitaria del coronavirus sarà il drastico calo dei cartellini dei calciatori che perderanno circa il 28%
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus rischia di creare non pochi danni al calcio e per più di un motivo, come riporta il Corriere della Sera
Non sono solo i diritti televisivi che vanno in fumo, non sono solo gli incassi da stadio che svaniscono, non sono solo gli sponsor che taglieranno i budget: a far segnare un altro pesantissimo segno meno sarà l’inevitabile svalutazione dei calciatori
Uno studio effettuato dal Cies ha infatti evidenziato che uno stop di 3 mesi porterà ad una svalutazione dei cartellini dei calciatori in Europa del 28%
Lo studio si basa su algoritmi che includono diversi fattori quali l’età dei giocatori, la durata del contratto, la carriera e le prestazioni dell’ultima stagione
Il deprezzamento colpirà ovviamente prima i calciatori più in là con gli anni e con contratti brevi, ma sarà comunque generale. Anche il Napoli sarà toccato. La quotazione di Koulibaly ad esempio scenderà da 100 a non più di 70 milioni
«Ci attende una crisi universale, che riguarderà Stati e sistema bancario, quindi anche il calcio — sostiene Pierpaolo Marino, una vita da dirigente fra Napoli, Roma e Atalanta, oggi direttore dell’area tecnica dell’Udinese —. Le conseguenze saranno enormi e non brevi, a pagare saranno tutti. Il crollo delle valutazioni si ripercuoterà anche sugli ingaggi dei prossimi anni. I tifosi spenderanno meno, le aziende investiranno meno, i club incasseranno meno e i giocatori guadagneranno meno. Non c’è altra soluzione, ci siamo dentro tutti, nessuno escluso»