La guida anti pirateria («Pay tv illegale») è stata distribuita in 250 scuole sparse in tutta Italia, e già scaricata in milioni di copie dal sito della Unc (Unione Nazionale Consumatori)
È stata incisiva la guerra alla pirateria che è partita in questa stagione per debellare il “pezzotto” che, come riporta Italia Oggi, ha causato non pochi danni a Sky e Dazn dal momento che i contenuti più visti illegalmente sono proprio gli eventi sportivi. Ma quello della pirateria è un mercato ben organizzato e difficile da colpire
Contrastare la pirateria non è semplice, per due ordini di motivi: i siti pirata hanno in genere i loro server all’estero, e se al lunedì le forze dell’ordine riescono a chiuderne uno per esempio in Romania (con lunghe indagini e lunghissime pratiche burocratiche, fatte di rogatorie internazionali e quant’altro), al martedì questi server ricompaiono, in Bulgaria, e tutto riprende come prima; inoltre la Polizia postale, oltre a individuare i siti pirata e i server, sa già benissimo chi sono tutti gli utenti finali del servizio. Ma, per problemi legati alle normative sulla privacy, fa fatica a intervenire direttamente sui consumatori finali.
Proprio per questo Dazn ha deciso di scendere in campo con una campagna contro la pirateria
ha deciso di lanciare una campagna di educazione e informazione sul contrasto alla pirateria, in collaborazione con l’Unione nazionale consumatori. Hanno realizzato una guida anti pirateria («Pay tv illegale») distribuita in 250 scuole sparse in tutta Italia, e già scaricata in milioni di copie dal sito della Unc, organizzando poi incontri e momenti di riflessione.
In Italia, nel solo 2018, sono stati persi oltre 600 milioni di euro di fatturato dall’industria audiovisiva a causa della pirateria, con un danno per l’intera economia italiana pari a 1,2 miliardi di euro, secondo le stime di Fapav-Federazione antipirateria audiovisiva.