La reazione dell’attaccante del Brescia anche su Al Jazeera. Durissimo il commento del Fare Network: “In Italia la situazione è desolante e fuori controllo”
La reazione di Balotelli ai cori razzisti della curva del Verona ha fatto il giro del mondo: Inghilterra, Francia, Spagna. L’attaccante del Brescia che ferma il gioco e scaraventa il pallone sugli spalti è pure su Al Jazeera.
Intanto, però, in Italia la corsa a minimizzare è scattata immediatamente ed ha preso la sua forma burocratica nel report che i collaboratori federali, piazzati sotto il settore degli ultras veronesi, hanno annotato:
“Erano solo una quindicina, oltretutto dal resto della curva è partito anche qualche applauso per Balotelli”.
L’articolo 28 del Codice di giustizia sportiva – scrive Gazzetta.it – ritiene le società “… responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione che siano, per dimensione e percezione reale del fenomeno, espressione di discriminazione”. E la “quindicina” di razzisti che ieri hanno scatenato la reazione di Balotelli non peserà probabilmente abbastanza per arrivare a chiudere il settore. L’ammenda pare al momento la punizione più probabile.
Piara Powar, il direttore esecutivo di Fare network, l’organizzazione internazionale che combatte razzismo e discriminazione nel calcio europeo commenta:
“Mario Balotelli ha preso posizione contro il razzismo e va applaudito. Ma la vera domanda è perché gli altri giocatori in campo, i suoi compagni e quelli del Verona, hanno pensato di dirgli di restare in campo e soffrire invece di fermarsi con lui in segno di soliarietà? C’è tantissimo da fare in Italia, in fatto di educazione, a livello regolamentare, la situazione è fuori controllo. Aggiungiamo questo incidente a una lunga lista che faremo presente alle autorità, ma sempra che ci siano poche speranza che vengano prese azioni efficaci. E’ un quadro desolante”.