«Devi dire a tuo figlio che il padre è un assassino». Er Miliardero è un narcotrafficante imputato per bancarotta. È ai domiciliari ma ha il pomeriggio libero
La famiglia di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, non ha dubbi: il 7 agosto, al Parco degli Acquedotti, a Roma, il leader carismatico degli ultras della Lazio (nonché pluripregiudicato e legato all’ambiente dell’ultradestra romana) aveva appuntamento con Alessandro Capriotti. Diabolik, per chi non lo sapesse, fu ucciso con un colpo alla nuca davanti a tutti.
Scrive Il Messaggero:
Un nome di peso nella mala romana, ribattezzato Er Miliardero. Un appellativo che deriva dallo stile di vita elevato e abbondantemente ostentato del 48enne. Un narcotrafficante, imputato per bancarotta, che sta finendo di scontare la sua pena ai domiciliari. Tuttavia l’uomo gode di una serie di permessi che gli consentono di uscire il pomeriggio.
Il quotidiano romano – che sta seguendo benissimo l’inchiesta sull’omicidio – scrive di una lite tra la vedova di Piscitelli e la moglie del Miliardero.
Furibonda era stata la lite tra la vedova di Diabolik e la signora Capriotti: «Devi dire a tuo figlio che il padre è un assassino», aveva detto la Corazza (la vedova, ndr) al culmine della lite, un mese fa, a Grottaferrata. Le due si erano incrociate per strada e solo l’intervento di un passante aveva evitato il peggio. Gli inquirenti adesso stanno cercando di riscontrare le affermazioni della Corazza. Intanto, però, la donna ha incassato una denuncia dalla compagna di Er Miliardero, ed è indagata per minacce.