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Ancelotti sente l’odore della Champions, la tensione lo mette a suo agio

Carica la squadra, chiede un Napoli coraggioso e presente, che sappia interpretare i momenti della partita. E al tempo stesso ironizza sui giornalisti e su di sé

Ancelotti sente l’odore della Champions, la tensione lo mette a suo agio
Hermann / KontroLab

L’Ancelotti ombroso è durato lo spazio di una conferenza. Questa sera, nella stampa stampa della Red Bull Arena – l’ennesimo gioiellino in cui il Napoli si imbatte in Europa – l’allenatore del Napoli è parso disteso, ha fatto ampio ricorso all’ironia. E al tempo stesso è parso ovviamente molto carico. Sul pezzo, si dice in questi casi. Ancelotti è un animale da Champions. Se fosse un tennista, sarebbe uno di quelli che giocano al meglio i tie-break e i punti decisivi, che danno il meglio di sé quando sale la tensione. Si è fatto sentire anche in campo. Prima dell’allenamento ha caricato la squadra che ha risposto con un forte applauso.

Ancora una volta, e torniamo in conferenza, ha espresso dichiarazioni importanti a proposito della squadra. Lui crede tanto nei suoi, è convinto che il suo sia un gruppo molto valido e domani può essere un’occasione per dimostrarlo. Non l’occasione, perché altre volte in Europa lo ha dimostrato. Soprattutto in casa, con le due vittorie sul Liverpool. Una volta in trasferta, a Parigi, ma beffato all’ultimo minuto da Di Maria che fece svanire la vittoria al Parco dei Principi (e anche la qualificazione agli ottavi).

«Voglio una squadra coraggiosa e presente, in grado di sfruttare le proprie potenzialità individuali e collettive. Cosa vuole dire presente? Sentire i momenti della partita, non farsi condizionare da un ambiente che domani sera sarà molto carico».

Ancelotti ha scherzato con i giornalisti sulla formazione. «Come è noto – ha detto ironicamente – siete bravi a indovinarla». Ma subito dopo, ha aggiunto: «L’importante è che devo indovinarla io. Il vero guaio è che tante volte a sbagliarla sono io».

Sull’attacco non si è sbilanciato. Qualche indicazione l’ha data, a meno di bluff ovviamente. «Se avessi la certezza di giocare novanta minuti nell’area di rigore del Salisburgo, giocherei con Llorente. Vediamo. Milik quando sta bene, ha sempre giocato. Lozano darà il suo contributo. Si gioca in quattordici, sarà una partita ad alta intensità e potrà essere vinta con i cambi». Difficile stabilire chi giocherà. L’unico sicuro del posto sembra Mertens. Milik dovrebbe essere favorito su Lozano. A sinistra il ballottaggio è sempre tra Insigne e Zielinski. A meno che Ancelotti non voglia sparigliare e provare aggredire gli austriaci. Sfidarli sul proprio sul terreno. Rubare loro la idea, per dirla alla Pesaola.

Ancelotti sa bene che domani il Napoli si gioca una fetta importante del girone. «Questa sfida andata e ritorno può essere considerata come un sedicesimo di finale».

Il Napoli ha portato in conferenza Younes l’unico del gruppo a parlare tedesco.

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