Secondo l’emittente di Stato, le condizioni di Sky con l’ingresso di Dazn sarebbero addirittura migliorate
Secondo quanto scrive l’Adnkronos la Rai ritiene sia stato “un danno alzare la posta” sui diritti in chiaro della Champions in virtù del suo patto con Sky che le garantisce “un diritto forte e palese”.
A proposito del ricorso fatto nei confronti di Sky, la tv di Stato ha spiegato che è stato presentato solo perché prima
“dovevamo raccogliere gli ascolti autunnali, verificare lo scenario economico del triennio successivo e capire se potevamo sostenere l’investimento”.
L’accordo firmato da Rai e Sky prevedeva la trasmissione in chiaro delle partite di Champions dell’anno scorso più quelle dei due anni successivi, purché Sky mantenesse i diritti della quasi totalità delle partite della Serie A.
L’ingresso di DAZN sul mercato ha invece portato Sky a perdere una parte delle gare di campionato. Sky, quindi, ritiene di non potere più accettare l’opzione della Rai sulla Champions per i successivi due anni.
Secondo quanto trapela da Viale Mazzini, Sky avrebbe “maggiore disponibilità di partite perché prima di Dazn, che ne trasmette il 20%, c’era Mediaset Premium che ne trasmetteva il 40%”.
Le condizioni di Sky, dunque, sarebbero addirittura migliorate
“perché dal punto di vista del broadcaster loro hanno l’esclusiva su 7 partite e il diritto di inserire nelle proprie finestre orarie 16 dei 20 incontri top”.