Gigioneggia troppo, va sotto di due gol, poi pareggia con Ghoulam e Mertens. Palo di Zielinski e quindi terza rete di Santander. Insigne e Verdi sostituiti
Sconfitta numero sette
Il Napoli di Ancelotti chiude il campionato con una sconfitta. Tre a due per il Bologna. La squadra di Ancelotti saluta con la settima sconfitta in trentotto partite. Fallisce l’ennesima rimonta che a un certo punto sembrava cosa fatta, sia pure rimonta parziale. Dal 2-0 al 2-2. E sul 2-2 a pochi minuti dalla finale, ecco il 27esimo palo della stagione con Zielinski da fuori area. Sul ribaltamento di fronte una rete fortunosa di Santander (doppietta) che sorprende Karnezis.
Non si può dire che il Bologna di Mihajlovic abbia vinto senza merito. I rossoblù hanno giocato una gara intensa, mostrando grande pressing, capacità di ripartire. Il Napoli fallisce l’obiettivo di centrare gli ottanta punti e chiude a 79. Da secondo in classifica.
Senza Allan e Koulibaly
È una gara difficile da commentare. Ancelotti deve fare a meno di Allan, Koulibaly, Meret, Mario Rui, e volendo anche Ounas e Diawara. Il Napoli si schiera con una formazione inedita: Albiol e Luperto coppia centrale, Insigne arretrato nella vecchia posizione, opposto a Verdi, con Younes e Milik. Il Napoli sembra passeggiare in avvio di partita. Ma gli azzurri probabilmente pensano che in caso di gol sia prevista una multa per loro, e si guardano bene dal provare a segnare.
Finita l’accademia, inutile come tutte le accademie, il Bologna di Mihajlovic cominciato a uscire e si rende via via più pericoloso. Prima un bel colpo di testa di Santander, poi Orsolini si divora un gol di testa e infine l’uno due alla fine del primo tempo: prima un imperioso stacco di testa di Santander e poi un rasoterra da fuori area di Dzemaili che si fa 40 metri di campo in solitudine.
Via Verdi e Insigne
Nella ripresa, il Napoli prova a reagire. A ricreare le condizioni del primo tempo. Ma il Bologna adesso è ben messo in campo e non ha timori reverenziali. Il pareggio arriva ugualmente con Ghoulam servito da Fabian sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Skorupski e segna dopo un lungo consulto per il Var.
Ancelotti toglie Insigne e Verdi autori di prove che civilmente possiamo definire opache. Insigne non sembrava molto contento. Al loro posto Callejon e Mertens. E proprio Dries pareggia, ben servito in area da Younes che stoppa bene un cross e poi invita il compagno al gol come se fosse un allenamento. Gol 109 per il belga. Mertens chiude a 16 reti in Serie A, a uno dai 17 di Milik.
Del palo e della terza rete di Santander abbiamo già detto.
Il Napoli saluta questo campionato con una sconfitta. Per chi scrive, sconfitta che non cambia il bilancio della stagione (che, ripetiamo, per noi è da 8). A Napoli non si sa mai. Forse Ancelotti e De Laurentiis dovranno riflettere sul ruolo di centravanti per la prossima stagione. Magari Milik non va sostituito ma affiancato. In Nazionale, ha giocato al fianco di Lewandowski. Potrebbe farlo anche nel Napoli.
Il Napoli per la seconda volta nella sua storia, arriva secondo in campionato per due campionati consecutivi. E raggiunge la Champions per il quarto anno di fila. In settimana, Ancelotti De Laurentiis e Giuntoli con Chiavelli si sono visti per il summit di mercato. Il Napoli ha un bel po’ di giocatori in partenza. Secondo noi, non è così sicura la permanenza di Insigne e c’è il nodo centravanti. Vedremo.
Bellissimo il Dall’Ara che a fine partita manda in onda “L’anno che verrà” di Lucio Dalla per la festa del Bologna con i suoi tifosi.