Inizio promettente, poi i ritmi altissimi del Liverpool prendono il sopravvento. Il gol arriva per un errore del portiere colombiano, ma il Napoli difetta di personalità.
Napoli in difetto di personalità
Partita subito viva, accesa, Il Liverpool prova ad imporre il suo ritmo e il Napoli sembra rispondere presente. Prima occasione per Salah, che cicca il controllo a tu per tu con Ospina, dopo un pregevole pallone laterale di Robertson; poi è Hamsik che mette paura ad Alisson con una conclusione affilata dal limite su cross basso dalla destra.
La squadra di Ancelotti prova a palleggiare, ma il Liverpool ha buoni tempi di pressing e limita i problemi; quando i giocatori in maglia azzurra trovano buone combinazioni per superare le linee avversarie, l’ultimo passaggio è quasi sempre impreciso.
Col passare dei minuti, il Liverpool aumenta l’andatura e costringe il Napoli sulla difensiva. Mertens atterrato da Van Dijk, giallo tendente all’arancione, perché il centrale olandese tocca il pallone ma poi impatta sulla caviglia di Dries. Paura e terrore a centrocampo, ma Mertens riprende il suo posto in campo.
Il Liverpool spinge ma non crea grandi occasioni, finché non trova il modo di forzare il dispositivo difensivo di Ancelotti: palla a Salah piazzato nello spazio tra Koulibaly e Mario Rui. Al terzo tentativo, gol dell’egiziano, bravo a mettere fuori causa Mario Rui e ad involarsi palla al piede. Ospina legge malissimo la traiettoria, palla sul primo palo e sotto le sue gambe mentre sì protendeva per il cross. Gol, e Napoli eliminato con questo risultato. La reazione al gol dei Reds non è veemente, ci s0no due palle in transizione non sfruttate da Fabian Ruiz e Mertens. Napoli un po’ in difetto di personalità, Liverpool sempre ad altissimo ritmo. Nel secondo tempo bisognerà cambiare l’inerzia.